Presentazione postuma

Su invito di Claudio Di Scalzo, e a titolo di presentazione “postuma”, sono introdotti alcuni testi inediti che chiudono idealmente una prima serie di “Vie d’uscita”, spazio in cui vengono suggerite deviazioni da un flusso editoriale predominante che spesso sommerge possibilità ulteriori di ascolto. A tale proposito, nel periodo estivo e con frequenza bisettimanale saranno illustrati tre percorsi di edizioni che si collocano al di fuori del mercato “comune”. Tre esperienze di “costruzione” del libro, differenti per ampiezza di catalogo e storia, ma testimoni di pari passione e impegno nella raccolta di scritture da restituire in forma di opera d’arte.

[i testi che seguono sono tratti da Tirittici, silloge di prossima pubblicazione per le edizioni “d’if”. I tre trittici proposti, per rimanere in linea con il perimetro di questo spazio, sono dedicati alla scrittura e alle possibili vie d’uscita che questa può (o non può) offrire]

[trittico IV]

 

La parola è concava, catino

- contiene acqua. Ma la parola

non lava, può rimare solo mare.

Anche la conchiglia...

 

*

 

Dal sale, il calcare emerso:

distacco salito al perdono

(è udito - non è il suono).

 

*

 

Ma il peso toglie il fiato

e non si inghiotte, il mare,

non si taglia. Se guardi

bene non è nella conchiglia.

 

 

[trittico V]

 

Allora? Come se la carta

anziché i tarli, nascondesse

i nomi. Allora, non parli?

 

*

 

L’inchiostro si annoda tra riga e pausa,

è una rete in cui riposa il nero

(quasi un nido se non fosse che la frase

vira in bianco sul foglio, non racchiude).

 

*

 

Grafia di una storia minore.

La Storia in controluce, c’è.

Negativo, la foto che non piace.

I tratti resi male (c’è, eppure).

 

 

[trittico VII]

 

Ma cosa può aprirsi al di là se

nello sguardo il colore esala

e bianche si vedono le ali

di colomba e i fumi e i fanali?

 

*

 

Bianco (e sia, ma di farina il fiore

soffiato forte e dentro, gesto

che muove nel bianco che non c’è).

 

*

 

“Assolto nel nulla” fu il verdetto e non

diceva il vero. Sciogliendo nel bianco

resta il bianco e il nulla - comunque - è scritto.

 

 

Giulio Marzaioli

Giulio Marzaioli (Firenze, 1972), vive a Roma. Suoi testi appaiono su varie riviste (L’Apostrofo, Atelier, La Clessidra, Pagine, Semicerchio, La Rivista dell’Immagine, Re:, Smerilliana, Poeti e Poesia, Carta, Poesia da fare, Quaderni (in www.cepollaro.it), www.retididedalus.it, Nazione Indiana, TriQuarterly, I racconti di Luvi, SUD, L’Ulisse, Sirena - Poetry Art and Criticism, Der Poet, Gradiva) e in plaquettes (Edizioni Pulcinoelefante, M.me Webb, I Quaderni di Orfeo) e sono tradotti in Francia, Stati Uniti, Germania.

In poesia ha pubblicato varie sillogi, tra cui In re ipsa (Premio Lorenzo Montano 2005), presso Anterem Edizioni. In corso di pubblicazione, per Edizioni d’if, Trittici, a seguito dell’assegnazione del Premio Giancarlo Mazzacurati e Vittorio Russo 2007.

Nel 2006, per Oedipus Editore, sono pubblicate le prose di Quadranti.

Per il teatro ha scritto testi da cui sono tratti allestimenti rappresentati in vari festival e rassegne. Con Graziano Graziani è ideatore e curatore di quad, antologia di drammaturgie contemporanee, il cui primo numero è in corso di realizzazione per i tipi de “La Camera Verde”. Nel 2006, a cura di Editrice Zona, è pubblicato il volume Appunti del non vero, scelta di drammaturgie.

Collabora con il Centro culturale La Camera Verde, per le cui edizioni ha pubblicato i libri d’artista arredo Metropolitano e Riflesso (in dialogo con le fotografie di M. Fusaro), Vetro e La stanza (in dialogo con le fotografie di A. Anzellini) e Figure di reato.

Ha collaborato con artisti dai vari linguaggi espressivi e di varie nazionalità in eventi performativi ed installazioni. È stato curatore di eventi letterari, rassegne e incontri.