La sanno tutti l’ultima sulla scelta di voler costruire, a tutti i costi (ma proprio tutti-tutti) e frettolosamente, le centrali nucleari in Italia. Si poserà la prima pietra, per così dire, entro il 2011, di almeno quattro delle centrali in programma, che cominceranno a funzionare nel 2020. Lo scopo di ciò è coprire il 10% dell’energia di cui l’Italia è carente. Traduco: si costruiranno centrali che produrranno scorie radioattive tremende a pioggia continua; si esporranno lavoratori in carne e ossa (che dovranno essere monitorati, ecc.) ai turni di lavoro nei loro ambienti malsani; si dovranno decidere siti in cui ‘conservare’ le terribili scorie; si metterà una nazione intera in balia degli elementi della natura (sempre meno sicuri, con i tempi che corrono) e dell’imprevisto da scongiurare… per risolvere il 10% del problema. Tutto questo sarà fatto da chi sa perfettamente che, aspettando qualche anno ancora, si potrebbero costruire le centrali di quarta generazione (quelle che non producono scorie radioattive) e che, con tutti i milioni di euro che spenderemo per costruire quelle fabbriche di morte potremmo comperare energia da qui alla costruzione delle centrali senza scorie (e, forse, anche da qui all’eternità). È vero che chi ci vende l’energia le centrali nucleari le possiede, ma è vero anche che il 2% di centrali nucleari nel mondo non va assolutamente incrementato. Tale percentuale minaccia la vita umana, ma non minaccia ancora la sopravvivenza del genere umano; un incremento massiccio, come quello progettato dall’Italia, porterebbe allo sfacelo totale. È tempo di scelte oculate (calibrate sulla continuità della specie), ma… le cose precipitano in una direzione diametralmente opposta e non capisco perché.
I bruciatori dell’immondizia li si vuole costruire a tutti i costi del tipo che scarica diossina nell’aria (di qualsiasi percentuale si tratti), sebbene esista la possibilità di scegliere quelli a zero emissione; le centrali nucleari le si vuole costruire in fretta e furia del tipo che uccide, sebbene si possa attendere e costruirle, tra alcuni anni, del tipo che non uccide…, ma, allora, c’è qualcosa (di molto grave) che non va da qualche parte!!!
Passi che il popolo tutto si sia espresso a sfavore del nucleare (nientemeno attraverso un referendum) e che non gli sia stata data altra possibilità di riconfermare o smentire tale parere, ma ci vorrebbe almeno un senso in ciò che un governo decide per i suoi elettori (specialmente quando ne va della loro vita e di quella dei figli dei figli, ecc.). Questo governo non sarà più là, quando le centrali nucleari si ergeranno contro l’orizzonte con tutto il loro potenziale malefico intrinseco, ma tutti i suoi componenti saranno testimoni degli eventi di cui si rendono artefici ora. Vorrei che i politici riflettessero: quando le centrali di terza categoria cominceranno ad essere smantellate nel mondo, perché foriere di radioattività spaventosa, loro saranno ‘orgogliosi’ di veder inaugurare quelle dello stesso tipo (cui ora danno l’avvio ‘con piena avvertenza e deliberato consenso’)? Perché vogliono dissanguare la nazione per costruire delle strutture che, oltre ad essere pericolose, sono già superate in partenza? Non conviene attendere di poter costruire le centrali di quarta generazione e intanto reperire quel famoso 10% energetico (e, con l’aiuto di Dio e dei buoni cervelli, anche molto di più) attraverso le vie ‘pulite’? La giustificazione per la costruzione delle centrali nucleari è la carenza di energia (che compriamo da ‘chi le centrali le ha’): se la ‘carenza’ non verrà coperta, che giustificazione è? Le energie alternative non si vogliono prendere in considerazione ‘perché coprirebbero solo una piccola parte del bisogno energetico’ e ora sappiamo che le centrali nucleari farebbero (faranno, purtroppo) esattamente la stessa cosa… Sapere che il 10%, racimolato con energia ‘pulita’, rispetta l’ambiente e la vita umana e che lo stesso 10%, strappato all’uranio e al plutonio, con centrali non ancora perfette, la vita la uccide, non dovrebbe lasciare dubbi sulla sola direzione auspicabile…
Non so come sia possibile farsi ascoltare, ma una cosa è certa: nessuno vorrebbe una mostruosità omicida dentro casa, sia pure nell’altra stanza e dietro porte blindate. Ogni centrale nucleare è tale mostruosità (nella nostra casa-nazione-pianeta): quando sfugge al controllo del ‘padrone’ porta ‘frutti’ terrificanti che, dalle zone devastate in passato, ammoniscono ancora (con numeri impronunciabili di morti/ deformazioni inenarrabili di tutte le creature viventi/ trasformazioni fantasmogoriche persino della flora); quando obbedisce agli ordini del ‘padrone’ e rimane ‘al guinzaglio’ gli regala energia e anche quotidiano potenziale di morte sicura…
I bambini di tutti i tempi hanno sempre avuto paura dell’orco / del mostro / del lupo nero e hanno avuto bisogno di essere rassicurati dai genitori (gli unici capaci di farli sentire al sicuro). I Terrestri del terzo millennio sono tutti bambini (terrorizzati da minacce-mostri senza quartiere) che invocano invano l’intervento rassicurante dei genitori…
I politici (che hanno il mandato ‘genitoriale’) ricordino, per favore, di non riempire il mondo di orfani destinati alla morte…
Bruna Spagnuolo