Le dichiarazioni rilasciate oggi dal Presidente del Consiglio Berlusconi sulla probabilità di una sua presenza alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi – pur in attesa di una decisione finale, che spero davvero sarà di segno diverso – sono un brutto segnale per chi lotta per il rispetto dei diritti del popolo tibetano e per la democrazia in Cina
Proprio nella giornata di ieri, infatti, i Rappresentanti del Dalai Lama che partecipano ai colloqui con le autorità di Pechino, hanno riferito come da parte del Governo cinese continui a non esservi alcuna apertura verso le richieste di autonomia politica, religiosa e culturale del popolo tibetano, e che anzi continua ad essere alimentata la propaganda contro il Dalai Lama.
Per questo, sarebbe un grave errore, in questo momento, dare il massimo riconoscimento politico al Governo cinese con la presenza del nostro Presidente del Consiglio alla Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi.
Giovedì prossimo la Commissione Esteri della Camera discuterà una risoluzione che ho presentato come primo firmatario insieme al collega Marco Zacchera, responsabile Esteri di Alleanza Nazionale e che, se approvata, impegna il Governo a non partecipare con i massimi rappresentanti politici alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
Mi rivolgo a tutte le forze politiche sia presenti in parlamento che fuori, affinché sostengano con forza in questi giorni l’approvazione della risoluzione, prescindendo dall’appartenenza all’opposizione o alla maggioranza di Governo, in nome della difesa dei diritti umani e della libertà religiosa per i Tibetani e per tutti i cittadini cinesi.
Matteo Mecacci
deputato radicale-PD,
membro della Commissione Esteri della Camera
(da Notizie radicali, 7 luglio 2008)