Telluserra
Carlo Forin: Amore per le parole. Sulla poesia di Marco Cipollini dedicata alla musulmana.
06 Giugno 2008
 

L’amore della poesia di Marco Cipollini per una musulmana sgozzata dal padre padrone e l’immagine di due occhi femminili risaltati da un velo sul volto mi spinge a dirvi del mio amore per le parole.

 

-Quali parole?-.

 

Tutte le parole, osservate come si ascolta il mare da una conchiglia. Il suono dalla conchiglia fa correre la nostra fantasia al mare da cui viene.

La parola viene dal tempo, ha passato i millenni ed ha mutato forma; ricca di significati plurimi fin dai primi balbettamenti umani, è riecheggiata da una bocca di uno all’orecchio di un altro scatenando emozioni, girando informazioni e significati del mondo.

 

Quei due occhi deliziosi muovono tutto il mio ‘dentro’ nel silenzio.

Una parola in più potrebbe rinforzare l’incanto o spegnerlo, già soffiata col suono, flautato, roco, squittente, e via peggiorando.

Mi correggo, dunque. La parola scritta è il campo che più mi ammalia.

 

Nel nome di Dio misericordioso…

Questa formulazione è una sintesi benedicente, neutra al suono.

Amo questo inizio pio.

E quei due occhi d’amore.

 

Carlo Forin


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