Walter Veltroni che esce in copertina nel numero successivo alle elezioni di aprile, dai risultati sorprendenti (quanto almeno a entità e misure) un po' per tutti, può d'acchito esser visto come una presa in giro, una spiritosa parodia. Ma se non ci si ferma al clamore delle apparenze, alla cancellazione della presenza in Parlamento di forze politiche che vi si erano accovacciate da anni, alla “svolta a destra” denunciata o intimamente gioita (con la ciliegina della sospirata, e conquistata, Capitale), è proprio il Partito democratico guidato da Veltroni che ha dato, che ha fatto, “la svolta” della politica italiana. Sia che ci si senta ora “più vicini alle grandi democrazie occidentali”, sia che si guardi a “quell'Italia che è stata sconfitta” ma non vinta, nelle sue più profonde speranze di riforma e di alternativa – come fanno, rispettivamente, Benedetto Della Vedova e Annagloria Del Piano sulla nuova edizione del Gazetin – è innegabilmente presente il dato di una consapevole scelta politica che è riuscita a superare schemi obsoleti e vincere, e sarà il futuro a dire se definitivamente superare, quel clima stagnante che avvolgeva, assieme, vita attiva e istituzioni del Paese in una apatica inconcludente incapacità di governo e di prospettiva.

Se il mensile, in distribuzione nelle edicole della provincia di Sondrio dallo scorso fine settimana, riesce a battere il tempo dell'attualità politica, offrendo utili chiavi di lettura e originali partiture interpretative, non mancano le pagine di intensa “cronaca civile” che più tradizionalmente caratterizzano 'l Gazetin: dalla provincia... un non “provinciale” sguardo sulla realtà. Troviamo così a susseguirsi in apertura una introduzione alle ricerche dello psichiatra Peter Breggin (in particolare sull'abuso di psicofarmaci); un'intervista a Rossella Bartolucci, presidente di SOS Infertilità, sullo stato della procreazione medicalmente assistita in Italia; l'iniziativa nei confronti del Presidente Giorgio Napolitano affinché la Festa della Repubblica del 2 Giugno non si risolva nella solita inattuale parata militare. E poi ancora curiosità, notizie e approfondimenti: l'Università della Birra di Azzate, la “Semuda” che ricompare tra le tradizioni culinarie dell'Alto Lario, la crisi e le gravi preoccupazioni derivate dall'aumento dei prezzi dei cereali....

Prosegue intanto, e ne dà conto la cronaca giudiziaria di Vanna Mottarelli, la vicenda di mala giustizia (e come potrebbe essere diversamente e più benevolmente definita, anche solo per il -davvero troppo!- tempo da cui durano procedura fallimentare e annessi e connessi?) dell'incredibile, se non fosse tutto vero, “Caso Gianoncelli”.

Raddoppiano quest'anno nel Morbegnese le iniziative volte alla promozione dell'arte fotografica. E così accanto alla sesta edizione del Concorso fotografico nazionale, dedicata allo Sport, per iniziativa del Circolo culturale filatelico numismatico e della Comunità montana di Morbegno troviamo anche “Lo sfogo”, Primo concorso fotografico del Circolo Arci Demos di Talamona. Sul Gazetin di maggio le presentazioni, a diretta cura degli organizzatori.

È divenuta fissa, ormai, sul giornale la pagina di poesia con “Itaca”, condotta da Bevilacqua e Osti, e “Sulla 38” di Scinetti.

Per il Cinema, Alberto Figliolia recensisce L'ultima missione di Olivier Marchal e, per questo mese, unico anche il libro presentato, Miti dell'antiesilio di Armando de Armas, di cui – a rimarcarne l'importanza nel particolare momento che sta vivendo Cuba – vengono però proposte ben tre “letture”: a cura di Gordiano Lupi, di Enea Sansi e dello scrittore cubano Carlos Carralero.

Insomma, come diciamo nel tamburo di copertina: un numero ricco e variegato. Di riflessioni, come di iniziative. Senza tralasciare curiosità e spigolature, denuncia civile e poesia. Così come ci piace (ancora) fare...

È in edicola 'l Gazetin di maggio!

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