Diario di bordo
Benedetto Della Vedova. Pił vicini alle grandi democrazie
10 Maggio 2008
 

Le elezioni sono andate decisamente bene. Non mi riferisco in questo caso alla vittoria del Popolo della Libertà e della Lega, che riporterà Berlusconi a Palazzo Chigi. Mi riferisco all'esito che il voto ha avuto sul sistema politico nel suo complesso: una semplificazione poderosa che avvicina l'Italia alle altre grandi democrazie occidentali.

Ricordate cosa si diceva prima del voto: “Berlusconi è un irresponsabile, votare con questa legge elettorale è inutile, il paese ripiomberà nel caos”. E invece, come del resto il Cavaliere aveva vaticinato, è accaduto il contrario: maggioranza solidissima tanto alla Camera che al Senato. Morale: un sistema politico/istituzionale efficiente si basa su una buona legge elettorale, ma questo non basta se non si accompagna ad un utilizzo disciplinato e non opportunistico della stessa. Se così non fosse tanto il sistema britannico che tedesco darebbero pessimi risultati in termini di stabilità.

Per la prima volta dal '94 i partiti italiani - per scelta o necessità - si sono imposti una autodisciplina nell'uso della Legge elettorale e il biasimato “porcellum” ha dato esiti eccellenti. La legge elettorale, a mio avviso, andrà comunque modificata, ma se i partiti manterranno le scelte compiute quest'anno il compito sarà assai più agevole e produttivo che in passato.

 

Benedetto Della Vedova

(da 'l Gazetin, maggio 2008
da oggi in edicola in Valtellina e Valchiavenna
)


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