La Camera dei Deputati della Repubblica Ceca si è pronunciata in modo favorevole all’accordo, in prima lettura, di riconoscimento della Corte Penale Internazionale. Per ottenere l’approvazione definitiva, l’accordo – che è stato presentato dal Partito Social Democratico all’opposizione – dovrà essere vagliato dalle commissioni esteri, costituzionali e legali, e successivamente dovrà ottenere la maggioranza costituzionale in entrambe le Camere del Parlamento.
Con la ratifica della Repubblica Ceca, il numero degli Stati Parte della Corte Penale Internazionale salirà a 107 e includerà tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
Sergio Stanzani e Gianfranco Dell'Alba, rispettivamente Presidente e Segretario Generale di Non c'è Pace Senza Giustizia, hanno dichiarato:
«La decisione presa ieri corrisponde alle raccomandazioni espresse dai partecipanti della Conferenza Inter-Regionale sulla ratifica e l’adeguamento dello Statuto della Corte che Non c’è Pace Senza Giustizia ha organizzato nel dicembre del 2001 insieme al Ministero degli Affari Esteri ceco.
Non c’è Pace Senza Giustizia infatti, insieme al Partito Radicale Transnazionale, è stata una delle organizzazioni che più ha lavorato a livello politico e di informazione pubblica per l’entrata in funzione della Corte Penale Internazionale, il primo strumento di giustizia penale internazionale permanente. Non possiamo che salutare con estrema soddisfazione questo primo passo verso la ratifica dello Statuto della CPI da parte della Repubblica Ceca, che finora non era riuscita a determinare le condizioni politiche per questo atto dovuto nei confronti dell’Unione Europea.
La Repubblica Ceca infatti, pur avendo firmato lo Statuto della Corte il 13 aprile del 1999, è l’unico Paese dell’UE a non avere ancora ratificato il Trattato.
Ora è necessario che le Camere approvino al più presto la legge di adeguamento che metterà il Paese nelle condizioni di cooperare pienamente con la Corte, secondo il principio della complemetarietà.
La Repubblica Ceca, insieme agli altri Paesi dell’Unione Europea, ha giocato un ruolo fondamentale nel percorso che ha portato all’entrata in funzione della Corte, aderendo al Gruppo dei Paesi “Like-Minded” presenti alla Conferenza Diplomatica di Roma del 1998.
La definitiva approvazione dell’accordo per la ratifica deve ora essere una priorità per il Paese, in particolare dal momento che toccherà proprio alla Repubblica Ceca la prossima Presidenza dell’Unione Europea. È una questione di credibilità e di conferma del ruolo forte e determinato dell’UE per la tutela dei diritti umani e la promozione dei meccanismi della giustizia penale internazionale come strumento per porre fine all’impunità».
Per informazioni:
(da Notizie radicali, 9 maggio 2008)