Anna lanzetta: "Paul Delvaux, Donna allo specchio". Convergenze 2 | | | Delvaux, Donna allo specchio, 1936 |
21 Giugno 2008
Paul Delvaux (1897-1994). Pittore belga, scoprì il surrealismo nel 1934, quando alla mostra “Minotaure” al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, conobbe la pittura di Magritte, e ne subì l’influsso. Diventato pittore surrealista, sviluppò un suo stile personale. Nei suoi quadri esprime la dimensione onirica della realtà, creando composizioni inquietanti e visionarie. (La pittura moderna, a cura di Stefano Zuffi. Electa)
Crisalide
(unico volto: ciclo vitale mutante)
Lieve e leggera,
tra stelle d’argento, con picchi lucenti;
una sera d’estate,
da ombre incalzata,
l’innocenza svanì.
Di pianto dolente, il cuore
cercò,
tra le ombre fuggenti,
l’amore pudico,
ma non lo trovò,
svanito,
tra astri fulgenti.
Lo sguardo smarrito,
confuso dai sensi,
l’ovale del viso,
scrutava,
l’età della muta.
Nel silenzio,
avveniva l’osmosi,
dal volto innocente
al corpo mutante.
Unico il volto,
ma non l’espressione,
mostrava la donna le forme,
del complice ciclo vitale.
Gli sguardi intrecciati
seguivan la muta,
svaniva il sogno,
nel dialogo muto.
Nel cuore piangente
del volto allo specchio,
col sogno svaniva,
un’estate di vita;
nell’ombra d’anfratto,
di sguardi perduti,
si concludeva
l’osmosi di vita.
Guardavan gli sguardi,
al raggio del sole,
la muta strisciante
di trine preziose;
nel silenzio irreale
lo specchio appoggiato
fletteva in ovale,
ovattato,
l’inceder del tempo;
e il raggio mostrava
le forme perfette,
leggiadre e suadenti.
Svanì nelle stelle,
una sera d’estate,
passò l’innocenza,
in un luogo irreale;
nella muta,
improvvisa si schiuse,
la crisalide amante.
Anna Lanzetta
Paul Delvaux, Donna allo specchio, 1936, olio su tela, cm 71x92,5.
Madrid, collezione Thyssen-Bornemisza | | |