Arte e dintorni
Anna Lanzetta: "Francis Picabia. La musica è come la pittura". Convergenze 1
Picabia: La musica è come la pittura, 1917
Picabia: La musica è come la pittura, 1917 
27 Aprile 2008
 

Francis Picabia, Parigi, 1879-1953 Pittore francese di origine cubana, approda al dadaismo dopo un’esperienza fauve e poi cubista. Nel 1915 si trasferisce a New York, dove ritrova anche Marcel Duchamp e Man Ray con i quali costituisce il nucleo fondamentale del dada americano. Nel 1918, tornato in Europa, entra in contatto con Tzara. Sono  gli anni  in cui  si conclude l’esperienza dada i cui esponenti confluiscono nel nascente movimento surrealista. Nel secondo dopoguerra, influenzato dalle poetiche dell’informale, si dedica per qualche tempo alla ricerca astratta, per poi tornare al surrealismo.

(La pittura moderna a cura di Stefano Zuffi, Electa)

 

 

 

 

              Vibrazioni

(di linee cromatiche modulazioni)

 

Tra flussi e riflussi, il flutto s’abbatte ripido;

rapido s’innalza e forma l’onda,

spumeggiante, tumultuosa, rumorosa, morbida;

carezzevole nel tocco gentile;

paurosa nel tonfo fragoroso;

fresca come grano falciato,

perlacea come ostrica schiusa.

Refrigerio all’animo anelante.

 

Amorevole, la sua mano reggeva me tremante nell’acqua  ribollente; 

nel gorgo  recitante alla mente affetti sopiti, volti svaniti, voci perdute;

nel mulinello, inebriante  sul  capo, riverso sui miei pensieri;

nel flutto danzante  tra risa e grida, di noi,  

ebbri di acqua gorgogliante come sistri amanti.

 

Strisciante era l’onda sul piede incerto

ma non frenante l’ebbrezza.

 

Rifrangente, colpiva l’occhio,  

il grigio chiaro a sprazzi cupo del cielo.

Le nuvole sfuggivano sinuose  alle insidie del vento;

i raggi sottraevano loro il velo trasparente,

e il fiore pudico si calava  nel flutto;

si apriva la corolla al tocco amante,

e l’occhio divertito rincorreva nel gioco l’onda,

che,

sensuale,

scherzava col vento, quale fanciulla con l’amore ardente.

 

Suoni  nella brezza mattutina;

ritmi dei nostri fremiti anelanti in un groviglio di strisce danzanti:

ritmi verticali, arcuati, sfumati, modulati sulle forme dell’onda a noi avviluppata.

 

                                                                                    Anna Lanzetta

 

 

 

Francis Picabia, La musica è come la pittura, 1917, olio su tela, cm 120x67.

Collezione privata


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