Come - purtroppo - ampiamente temuto e previsto, alle mie ultime e-mail ho ricevuto una marea di risposte esacerbate, di insulti (venduti, traditori, assassini della storia radicale, vecchio, coglione, logorroico, ridacci Capezzone, etc.) con 136 richieste di cancellazione dalla nostra mailing list, che subito effettueremo. Potremo tutte e tutti prenderne conoscenza perché, come abbiamo sempre fatto, quanto prima pubblicheremo i messaggi suddetti integralmente (fatte salve le firme), assieme a tutti gli altri.
A occhio si tratta di un buon 15-20% delle risposte totali. È il prezzo che avevo, come sapete, ben previsto per l’assenza di democrazia, di informazione, di conoscenza di quel che continuiamo a tentare e a fare. Nei confronti di queste reazioni, di questo dolore e di queste sofferenze, che avevo previsto come inevitabili ma non a scongiurare, vorrei poter chiedere a tutte e tutti di scusarmi, di perdonarmi. Ho detto e ripetuto che un’alternativa a questa situazione c’era: ed era nell’abbandonare la partita, non accettare di pagare e far pagare il costo sempre più crudele del continuare, del non sospenderla almeno. Non ce la siamo sentita, non me la sono sentita. Eravamo, ero certo della qualità e del valore delle scelte che andavamo compiendo come risposta ad una situazione di gravità senza precedenti.
Certo, a volte ti dici che non puoi continuare a ubbidire al dovere di assumerti dolorose responsabilità, esistenzialmente intollerabili per molti di noi, nelle condizioni nelle quali la realtà italiana (e non solo) ci veniva imponendo come alternativa alla sconfitta, come rischio, moralmente e ragionevolmente cogente, di impresa.
Ci incontreremo ora a Chianciano come avevamo previsto di fare ben prima delle votazioni del 13-14 aprile, certi che la posta in gioco sarebbe finalmente apparsa chiaramente agli occhi di tutti. Noi, la galassia radicale, ci saremo anche in quanto tale. Tredici dei quindici partiti che si erano presentati con propri candidati alla “Presidenza del Consiglio”, sotto una forma o l’altra, non sono più presenti nelle istituzioni, avendo dilapidato i milioni di voti dei quali erano accreditati, che ritenevano di “avere”. Tutte le organizzazioni politiche preesistenti, dalla Casa della Libertà all’Unione, in quanto tali sono scomparse, tranne l’UDC, il PD e il PdL, nuove trovate dall’incerto futuro, malgrado le apparenze.
Noi, Radicali, di nuovo ci siamo, ci saremo. Al nostro appuntamento dal 2 al 4 maggio a Chianciano, stanno rispondendo in molti in segno di rispetto e di amicizia, dei quali siamo loro grati.
Verrà con una decisione straordinaria che ha sorpreso molti, anche fra di noi, Romano PRODI. Vi elenco per ordine alfabetico la maggior parte di coloro che già ci hanno assicurato la loro partecipazione: Khaled Fouad ALLAM, Roberto BARBIERI, Marco BOATO, Lia BRIGANTI, Gian Domenico CAIAZZA, Alfonso CELOTTO, Daniela COLOMBO, Cinzia DATO, Biagio DE GIOVANNI, Roberto DEFEZ, Elettra DEIANA, Mauro DEL BUE, Giuseppe DI FEDERICO , Pietro FOLENA, Carlo FLAMIGNI, Grazia FRANCESCATO, Benedetto GAETANO, Luca GIANAROLI, Roberto GIACHETTI, Giuseppe GIULIETTI, Fulco LANCHESTER, Luigi MANCONI, Ignazio MARINO, Rolando NANNICINI, Fabio PAMMOLLI, Mario PATRONO, Tommaso PELLEGRINO, Paolo PILLITTERI, Geppi RIPPA, Aldo Loris ROSSI, Cesare SALVI, Sergio SEGIO, Piergiorgio STRATA. Malgrado la censura assoluta applicata al solito a questa nostra iniziativa, potete giudicare il valore di ciascuna e di tutte queste decisioni.
Solo martedì prossimo, dopo l’esito dei ballottaggi, siamo assicurati di una buona informazione della stampa, e fors’anche delle televisioni. Mentre scrivo queste righe Emma ha ricevuto da parte di Tremonti l’impegno di fare il possibile per poter mutare la sua agenda, e di intervenire anche lui. Ne saremmo evidentemente lieti e grati.
Le prenotazioni da parte delle compagne e dei compagni radicali sono per ora poche. Ma, viste le condizioni che saranno garantite ai partecipanti all’Assemblea dei Mille, v’è il rischio che si esauriscano poi, d’un tratto, rapidamente, le disponibilità che abbiamo potuto ottenere e offrire. Mi auguro che in molti cambierete i programmi già fatti in questo progetto di ritrovarci, proprio noi, quasi solo noi, rincuorati, e tornando ad essere speranza per tutti, quando avevamo noi per primi cessato o disperato di averne, di averla.
Parleremo di tutto: di Rosa nel Pugno, di Rivoluzione liberale, di Riforma laica socialista liberale radicale nonviolenta federalista. Di Tibet, di Dalai Lama.
Torno ad assicurarti che un solo impegno prendo e mantengo, sto mantenendo: leggerò personalmente, notte e giorno, con precedenza quasi assoluta, i cenni di risposta che mi giungeranno, che vorrai anche tu inviarmi. Non risponderò, invece, per impossibilità, a nessuno. A presto, ciao, forza, a tutti e tutte compagni e compagne di qualsiasi storia e militanza e affetti con i quali, da veri compagni, vivremo dal 2 al 4 maggio, insieme.
Marco Pannella pannella@radicali.it
(da Notizie radicali, 25 aprile 2008)