Diario di bordo
Appello dei medici: abolire l'Ordine professionale
Dr Roberto Anzalone, Presidente Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri - Milano
Dr Roberto Anzalone, Presidente Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri - Milano 
16 Aprile 2008
 

L'abolizione degli ordini professionali è uno dei nostri principali temi. Essi costituiscono un impedimento alla libertà professionale e al libero accesso alla professione, limitazioni che si ripercuotono poi sul cittadino in costi e qualità dei servizi. Dall'Ordine dei giornalistia quello dei medici, queste corporazioni hanno il solo scopo di amministrare e difendere privilegi acquisiti, soprattutto dai loro dirigenti.

Ma la richiesta dell'abolizione degli ordini non giunge solamente dal cittadino in quanto consumatore e utente, ma anche da molti professionisti che a quegli ordini -loro malgrado- devono versare ingenti contributi, senza ricevere in cambio alcunché. Lo testimonia un gruppo di medici milanesi con cui recentemente abbiamo aperto un dialogo. evitare eventuali ritorsioni da parte dell'Ordinea cui sono obbligati ad iscriversi, questi medici hanno chiesto di rimanere anonimi. Di seguito, quindi, pubblichiamo in forma anonima un appello che questi medici rivolgono ad altri loro colleghi e soprattutto a quei giornalisti liberi che vorranno informare sui costi del mantenimento delle corporazioni. Un esempio su tutti: solo l'Ordinedi Milano (ce ne sono 120 in Italia) ha speso nel 2007 ben 6,3 milioni di euro.

 

ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

 

 

L'APPELLO

 

Egregia Aduc,

Siamo un gruppo di medici milanesi che purtroppo deve per ora mantenere l'anonimato perché considera l'Ordineprofessionale una consorteria medievale con tendenze vessatorie verso i colleghi. Noi plaudiamo al vostro impegno per abolire gli ordini professionali e siamo certi che se fosse possibile una campagna di stampa su quello che costa per finanziare i 120 ordini, uno per ogni provincia, sicuramente la classe medica vi appoggerebbe. Sono soldi sottratti alla pensione dei medici, che e' di poco piu' alta della pensione sociale.

Dal bilancio 2007 pubblicato sul Bollettinon. 1/2008 dell'Ordinedi Milano e del preventivo di spesa per il 2008, ci si può rendere conto quanto, solo quest'Ordinespende per mantenere una sede faraonica da poco ingrandita e rinnovata. Noterete anche che è prevista una spesa di 170.000 euro per le sole elezioni che si terranno a novembre di quest'anno.

Se tutte le sedi venissero chiuse, si risparmierebbe una enorme somma in acquisizioni, affitti, manutenzione delle sedi, spese di impiegati e quant'altro, e si potrebbe devolvere l'importo risparmiato all'aumento della umiliante cifra che i medici percepiscono attualmente come pensione.

Siamo certi che non vi sono motivi validi per cui gli Ordini professionali non possano essere aboliti. Un medico neo laureato potrebbe, per esercitare la professione, iscriversi in Comune e all'ASL competente. Queste due istituzioni potrebbero dargli tutto ciò che l'Ordine Professionale dà loro, cioè niente. ò verrebbero smantellati dei centri di potere che nutrono in maniera vergognosa le ambizioni personali di tanti personaggi dediti solo ad attività burocratiche di cui la maggioranza dei medici non ha assolutamente bisogno.

Sicuramente una campagna di stampa su quanto potrebbe essere devoluto alla pensione da fame dei medici, chiudendo gli Ordini, avrebbe un enorme risultato e i 300.000 medici vi appoggerebbero.


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