Il Centro di studi storici valchiavennaschi, dopo un 2007 ricco di pubblicazioni come non mai in quasi cinquant’anni di vita, offre ora al suo migliaio di soci e a quanti sono interessati alla storia non solo locale un altro prezioso volumetto, n. 13 dei “Quaderni”. Si intitola Aspetti e momenti di civiltà lombarda attraverso il ’900 leggendo gli elzeviri di Gian Carlo M. Rivolta e raccoglie le relazioni svoltesi in un convegno, tenuto a palazzo Pestalozzi di Chiavenna nel novembre del 2006 per iniziativa dello stesso Centro.
Alle presentazioni di Ettore A. Albertoni, presidente del consiglio della Regione Lombardia, e di Camilla Moro, assessore comunale alla cultura, segue un contributo del giornalista e scrittore Lucio Lami su “L’elzeviro non deve morire”, con riferimenti a quelli di Rivolta, pubblicati da Sugarco. Più ampia è la trattazione di Arturo Colombo, docente universitario e collaboratore del Corriere della sera, che ripercorre le arti e i mestieri di una volta in Lombardia. Di “Scuola, educazione, apprendistato” tratta il giornalista e scrittore Giacomo de Antonellis, mentre a mons. Marco Navoni, dottore della Biblioteca Ambrosiana e canonico del duomo di Milano, è stato affidato l’impegnativo tema “Cultura e religiosità popolare”. Le relazioni sono concluse da Guido Scaramellini, storico e presidente del Centro di studi storici valchiavennaschi, con una vivace trattazione della vita nelle terre alte.
Il volumetto, illustrato da interessanti e rare cartoline d’epoca e concluso dalla pubblicazione di tre elzeviri di Gian Carlo Maria Rivolta, è disponibile presso la sede del Centro di studi storici nel palazzo Pestalozzi a Chiavenna, aperta al venerdì pomeriggio.
Cristian Copes