Marco Cipollini: Versi per Giuliano Ferrara candidato al Parlamento | | 13 Marzo 2008
Marco Cipollini rinverdisce la prassi, molto toscana, di lotta politica risolta anche con poesie sarcastiche, prose umoristiche, epigrammi, che vide Giusti e Guerrazzi dilatarla nell’ottocento. E Malaparte continuarla nel novecento, quando era in vena, e non ruffiano del fascismo. E Maccari applicarla al disegno illustrativo sui perversi costumi politici italiani. Questa poesia è rivolta a un bersaglio, facile, da cogliere. Anch’essa assume il facile andamento sessuale con cazzi, potte e culi. Evocando puttaneria, sodomia, politicanteria. Anche da mercimonio. Ma il politico e giornalista secondo alcuni ha dato e preso in abbondanza. Non gli farà male, non lo scandalizzerà. cds
ALLA GODURIOSA CARRIERA
DI GIULIANO FERRARA
Perché mai, Giulianone, vecchia troia
gonfia di sperma, di nuovo buttato
ti sei in politica, con santa foia?
Perché ci sgodi a riessere trombato?
Se continui con questa paranoia,
come un pallone scoppierai gonfiato.
Marco Cipollini
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