Spinus
Un mondo sbagliato 
Storia della distruzione della natura, degli animali e dell'umanità
09 Marzo 2008
 

Jim Mason

Un mondo sbagliato

Storia della distruzione della natura,

degli animali e dell'umanità

Sonda, pagg. 464, € 19,50

 

Riteniamo questo libro oltremodo istruttivo ed interessante.

Nel dibattito sul tema dei diritti degli animali, l’opera di Jim Mason analizza, da un punto vista antropologico e socioculturale, le ragioni e le modalità tramite le quali l’umanità si è isolata dal resto del regno animale e dal mondo naturale. Partendo dalla ricostruzione delle radici storiche e culturali della credenza occidentale secondo cui Dio avrebbe conferito all’uomo il dominio assoluto sull’intero creato, l’autore asserisce che la riduzione in schiavitù degli animali a fini bellici o per l’allevamento ha lacerato il senso di fratellanza che l’uomo ha da sempre provato nei loro confronti, permettendo così la nascita di una cultura alienata dalla natura. In particolare, ridefinisce la relazione che lega l’uomo agli altri animali, sottolineandone la componente fraterna: «compagni», «stimolatori di empatia e cura», «strumenti per alimentare e plasmare la nostra mente» e «parenti che ci ricordano la nostra vicinanza al resto del mondo vivente».

Secondo l’economista e filosofo Jeremy Rifkin, Mason rilegge l’esito che tale isolazionismo ha comportato in termini di perdita di consapevolezza, capacità di rispettare la natura e volontà di controllare le derive distruttive umane: è proprio il modo di vedere e considerare gli animali che sta alla base dell’attuale crisi ambientale e della relazione tra questa e le altre forme di oppressione sociale (la guerra, la violenza sulle donne e la schiavitù intra-umana). E solo ricollocando la figura umana all’interno della storia della natura, come scrive Ingrid Newkirk (Peta) si avrà «un nuovo progetto per superare la morte spirituale, individuale e collettiva».

Senza dimenticarci che perdendo il contatto con la natura e gli animali, l’uomo ha perso anche il contatto con se stesso, creando quelle malattie del vivere moderno che tanto assillano il corpo, quanto la mente dell’uomo.

Alla fine della sua approfondita analisi Mason ci dà una speranza, forse non tutto è perduto…

 

LEAL Sezione di Sondrio

(da 'l Gazetin, marzo 2008)


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