Lisistrata
Bene Marini, ma le donne?
03 Febbraio 2008
 

Ho seguito le delegazioni ricevute da Marini e le loro stanche dichiarazioni: non hanno nessun rapporto con il paese. L'unica che ha parlato in modo comprensibile e appassionato fino alla rabbia (l'impasto di sentimenti che del resto ci percorre tutti) è stata la ministra Bonino, quando ha detto trattarsi di una vera «dissipazione» in ogni senso, e sono d'accordo, dissipazione di tempo soldi misura e dissipazione del senso dello stato, considerato da molti dei personaggi sfilati davanti alle telecamere proprietà privata, nemmeno fossero Luigi XIV. Non mi capita spesso di essere d'accordo con la Bonino, ma devo dire che mi sono davvero consolata sentendola. Anche perché, senza forse pensarci, lei rappresentava in modo enorme una voce di ragionevolezza in mezzo a tanti che sembravano non sapere che cosa dicevano e dicevano il contrario di ciò che avevano affermato il giorno prima, un pomeriggio prima, un'ora prima e le dichiarazioni più erano infantili (non gioco più, lui mi ha fatto una smorfia ecc.) più venivano dette con enfasi, come fossero distillati di sapienza saggezza e cultura. Il massimo è stato quando Casini ha mostrato il suo ultimo acquisto, il famoso “benaltrista” Adornato, che non guardando mai in macchina e sfuggendo persino al suo stesso sguardo ha detto che lui vuole difendere il cristianesimo e il moderatismo. Incredibile! lui era uno di quelli che nel Sessantotto venivano chiamati appunto benaltristi, perché qualunque cosa estrema estremissima si dicesse ribattevano: “ci vuol ben altro!” guardando con disprezzo tutti gli altri troppo “moderati”.

 

Comunque in tutto questa disordinata rappresentazione di una realtà che non c'è e mentre si stanno mettendo in moto sia pure troppo lentamente, ma dovunque iniziative di cittadini e cittadine che fanno la Sinistra, una idea Marini l'ha avuta o l'ha accettata o l'ha sollecitata. Quella di ricevere delegazioni delle forze sociali. Bene, molto giusto! Tutti gli sono venuti in mente, tutta l'Italia non rappresentata e non rappresentante, tutti i soggetti, meno uno, le associazioni di Donne, la più vistosa sottorappresentazione del paese: non solo molte delegazioni dei partiti non avevano nemmeno una donna e nessuno evidentemente ha pregato Marini di ricevere delegazioni un po' allargate perché ci fosse anche qualche deputata o senatrice ecc. Ma le due che le avevano (cioè, se non ho visto male il Pdci e il Pd, oltre la Rosa nel Pugno citata) hanno messo la Palermi quasi fuori dallo schermo, eppure lei è presidente del gruppo al Senato e Anna Finocchiaro, una presidente di gruppo e autorevolissima senatrice, in seconda fila e in ogni modo nemmeno nominate: eppure tra proposte di legge contenenti norme elettorali antidiscriminatorie verso le donne e le vicende della legge 194 e altre cose, ci sono nell'agenda politica domande che non possono essere evase e non trovare posto in una discussione sulla legge elettorale.

 

Chiedo formalmente che il presidente Marini riceva l'Udi che ha una proposta di legge elettorale antidiscriminazione, e insieme “Fuori dal silenzio” e altre associazioni, dato che le donne sono il 52% dell'elettorato. Chiedo anche che il presidente incaricato riceva anche l'Udi di Napoli che ha una proposta sulla questione dei rifiuti, anche perché si capisca che essa non è una questione di ordine pubblico.

Lo chiedo formalmente a gran voce, lo scriverò ovunque, lo chiederò ai giornali, con lettere e appelli, non si può stare a vedere un tale schifo, a sorbirsi una sfilata di facce smunte e inespressive che recitano giaculatorie senza senso e intanto si ferma tutto e i problemi veri vengono dissipati insieme a mucchi di soldi: per le loro belle facce?

 

Il nostro paese non è un paese vinto, non è morto, è ricco di tante iniziative di cittadini attivi, di cittadine attente, di iniziative forti e determinate e a questi dobbiamo rivolgerci per fare la Sinistra, è tempo e non si può perderlo.

 

Lidia Menapace


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