Il film è scritto e sceneggiato dal regista con la collaborazione dell’immancabile Francesco Milizia. Nel cast troviamo Lino Banfi, Paolo Giusti, Alvaro Vitali, Karin Schubert, Elio Zamuto, Carlo Sposito, Susan Scott (Nieves Navarro) e altri caratteristi. Il regista copia se stesso e il precedente L’infermiera di notte (1978) con Gloria Guida, soprattutto per la trovata gialla che fa da contorno alla parte comica. Siamo alla fine di un genere ma la commedia diverte abbastanza grazie alla trovata della clinica per militari rincoglioniti dove si aggira sensuale una stupenda Nadia Cassini. Lo fa da par suo muovendo il sedere a più non posso e (purtroppo) cantando la pessima “Go out and dance”. La Cassini non ha nessuna dote canora, il suo unico dono resta un posteriore invidiabile e i ragazzi degli anni Settanta l’hanno amata solo per quello. Le sale cinematografiche si riempivano di adolescenti che attendevano il fatidico momento in cui la bella statunitense avrebbe mostrato il sedere. Era l’Italia della prima rivoluzione sessuale. Tra femministe poco sexy e super maggiorate maliziose veniva naturale scegliere le seconde.
Nella finzione scenica la Cassini è una cantante che si finge infermiera per ritrovare alcuni quadri da consegnare a due malfattori che le promettono di farla cantare a Broadway. Alcune scene interessanti vedono protagonista assoluto il sedere della Cassini. Ricordiamo una sequenza onirica con Banfi che danza in perizoma ed è ammaliato dal posteriore della Cassini che sogna di massaggiare con voluttà. Al risveglio c’è soltanto la moglie, che non è niente male, perché si tratta di Nieves Navarro (Susan Scott), ma ha il difetto di essere frigida. Si tratta di una una citazione di Quel gran pezzo dell'Ubalda, regista sempre il grande Laurenti: la scena onirica... Pippo Franco Edwige Fenech che corrono nel prato con la Fenech velata...
La scena cult resta quella del dottor Banfi, che per dare coraggio ai malati mostra la Cassini nell’atto di alzare la veste bianca e di farsi siringare il sedere. La bella infermiera si muove con grande malizia e lo spettacolo delle natiche esaltate da un perizoma bianco manda in estasi. La scena inizia come sexy e finisce in farsa, come da tradizione della commediaccia. Lino Banfi viene perforato da quattro siringhe manovrate da infoiati pazienti che volevano fare la puntura alla bella infermiera. La parte comica si regge sulla trovata di Lino Banfi psichiatra sui generis che cura i matti assecondandone le fissazioni. Vediamo un Alvaro Vitali pittore a caccia di modelle nude, Jimmy il fenomeno che dice sempre Io mica sono pazzo sono il portiere, Carlo Sposito nei panni di Moshe Dayan, Enzo Andronico folle bersagliere, Gino Pagnani scavatore di buche a caccia di giaguari, un folle Napoleone, una Ginger Roger e via di questo passo.
Tra le bellezze citiamo le breve apparizioni di Karin Schubert in odore di porno e di Carmen Russo come sexy modella di Vitali dal sedere marmoreo. Karin Schubert interpreta anche una rapida sequenza erotica abbastanza spinta. Susan Scott è la moglie di Banfi, frigida convertita al sesso sfrenato da miracolose pasticche che crede servano per dimagrire. Peccato che il marito non goda del ritrovato cinese, visto che rincasa sempre quando la moglie ha già consumato con il garzone del bar (Lucio Motanaro). Da citare anche un intermezzo erotico - comico Susan Scott - Alvaro Vitali girato sullo stile della pochade per ironizzare sul cinema muto. Susan Scott è un’ottima attrice spagnola che ha lavorato in ogni genere del cinema italiano e anche in questa pellicola se la cava egregiamente. Le vere parti erotiche sono tutte sue e vengono interpretate con naturalezza e professionalità, mentre Nadia Cassini si limita a mostrare i glutei. Lino Banfi è il vero mattatore con battute italo-pugliesi stile Ti spezzo la noce del capocollo, Porca puttena e Quando un uomo si trova in questa situazione non può fare la figura del ricchione. Sono interessanti anche le parti erotico-comiche tra lui e la Cassini, soprattutto uno strip sensuale che fa restare la bella attrice in biancheria intima trasparente. Un’altra parte erotica si svolge sulla spiaggia di Barletta dove la Cassini sfoggia un bikini da urlo che fa dire a Banfi: “Signorina, lei è uno psicofarmaco! Li stende tutti”. Linda De Felice è la suora petomane che prende a sberle e manda avanti la struttura da vera padrona. Paolo Giusti è uno scialbo attore di fotoromanzi che interpreta il ruolo del bello che fa innamorare Nadia Cassini. La sua recitazione è molto scarsa.
Un film che si muove secondo i ritmi del barzelletta movie e dove la trama non è assolutamente importante. Una serie di gag divertenti che fanno da contenitore a qualche spruzzatina di sesso voyeuristico.
Gordiano Lupi