IL MUNICIPIO NON È UNO STADIO
La Consulta Triestina per la Laicità delle Istituzioni è partecipe del dibattito sorto attorno alla lectio magistralis che Benedetto XVI avrebbe dovuto tenere presso “La Sapienza” di Roma, e appoggia convintamente la posizione presa dalla Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni.
Vede altresì con preoccupazione la reazione scomposta che ha portato il Sindaco di Trieste ad esporre uno striscione che, per la povertà e faziosità della grammatica comunicativa che esprime, fa apparire le Istituzioni diseducative e poco inclini a considerare la laicità quale principio fondamentale della convivenza civile.
Rispetto a questo gesto, il principio espresso dalla Corte Costituzionale che vede nella laicità un principio supremo della Repubblica, il rispetto per tutte le sensibilità che la società esprime, nonché il valore della libertà religiosa imporrebbero agli uomini delle Istituzioni un comportamento più sobrio e meno incline a trascinare le Istituzioni stesse in dinamiche da stadio.
Il dialogo può essere complesso e a volte lacerante ma va comunque sollecitato affinché una società abbia la possibilità di esprimere, nella libertà e nella responsabilità di ciascuno, un suo ethos. Percorso però, quello del dialogo, che viene degradato se esposto a gesti fuori luogo come quello che ha portato all'esposizione dello striscione dal palazzo del Municipio.
La Consulta auspica che Trieste sappia esprimere gli anticorpi utili a censurare comportamenti come questi che distorcono il concetto di dialogo e incrinano il principio della laicità delle Istituzioni.
Consulta Triestina per la Laicità delle Istituzioni
triestelaica@gmail.com