Oggetto: precisazione alla lettera dell’associazione Galileo 2001 inviatale in data 17/12/2005.
Egregio Presidente,
ho il dovere di richiamare un'inesattezza contenuta nella lettera a lei inviata dall’associazione Galileo 2001 lo scorso 17 dicembre 2005.
Non sono uno scienziato, né il portavoce di alcun centro scientifico; sono un cittadino italiano, e le scrivo per difendere la dignità della verità dalla quale discende la conoscenza.
Nella lettera a lei inviata, gli eminenti scienziati affermano che con il solare termico si produce solamente «aria o acqua calda». Ebbene, signor Presidente, questo non è preciso! Infatti grazie alla tecnologia del solar cooling i normali panelli solari per l’acqua calda possono produrre aria fredda, per raffrescare gli edifici. Al momento le macchine di solar-cooling disponibili sul mercato garantiscono una produzione d'aria fredda ideale per un intero palazzo, un capannone industriale, o grossi edifici tipo il Quirinale, ma il centro di ricerca EURAC di Bolzano in sinergia con l’azienda italiana Ebner anch’essa di Bolzano è impegnato nella miniaturizzazione di questa tecnologia, e in pochi mesi, se la ricerca verrà sostenuta, sarà disponibile una macchina anche per raffrescare edifici di più limitate dimensioni quali ad esempio una normale casa bifamiliare.
Le invio questa precisazione, perché come certamente saprà, i picchi di consumo di energia elettrica nel nostro paese, negli ultimi anni si sono spostati dal periodo invernale, a quello estivo; la crescente richiesta di condizionamento negli edifici mette a dura prova il nostro sistema energetico nazionale, non a caso proprio in estate si verificò il black out di due anni fa.
La richiesta di energia per il condizionamento degli edifici, può essere ampiamente soddisfatta in Italia attraverso il solar-cooling, ciò richiederà un investimento che sarà certamente ripagato nel tempo, consentendoci di sfruttare un energia assolutamente pulita, rinnovando il Paese. È urgente, signor Presidente, un piano tipo quello per le rottamazioni degli autoveicoli, per rinnovare sul piano energetico gli edifici d’Italia, ho richiamato il solar cooling, ma molto altro ci sarebbe da dire sul risparmio energetico, serve un piano per rinnovare le nostre case e metterle al passo con i tempi, rinunciarvi significherebbe accettare passivamente non solo il rischio di nuovi black out ma pure l’arretratezza del Paese, viceversa promuoverlo significherebbe certamente rilanciare l’economia, promuovere l’innovazione attraverso investimenti sicuri, riducendo la nostra dipendenza energetica dall’estero, inquinando meno l’ambiente.
Il problema energetico è complesso, e richiede una sinergia di soluzioni sia semplici che complesse, è sbagliato pensare che un'unica azione possa risolvere il problema.
Augurandomi che quanto sopra espresso possa servire anche alla politica, le rivolgo i più cordiali saluti ed auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a lei e all’intera sua famiglia.
Carlo Trotalli