Diario di bordo
Francesco Lena. Vorrei un Natale che duri tutto l’anno
22 Dicembre 2007
 

Un Natale dove il posto di lavoro, sia un luogo in cui si va per guadagnare il pane per vivere, e ci sia meno precarietà, meno sfruttamento, meno infortuni mortali. Ma che sia più umanità, più dignità, più serenità, più dignità per la persona, un posto di lavoro più sicuro per la salute e per la vita, e che il valore della vita venga messo al primo posto, dai datori di lavoro, dai lavoratori, dalle classi dirigenti del nostro paese, dalle istituzioni, da parte di tutti.

Un Natale dove il Servizio Sanitario Nazionale, risponda sempre meglio ai bisogni degli ammalati, e alla popolazione. Attui appieno i principi di universalità, e di uguaglianza di trattamento per tutti i cittadini.

Un Natale dove la scuola sia capace di dare una preparazione, civile, culturale, e sociale, sempre più elevata e migliore, e che il diritto allo studio sia garantito in uguale misura per tutti i cittadini.

Un Natale dove la previdenza, sia in grado di garantire una pensione dignitosa a tutti i pensionati, e a tutti quei pensionati che ora non c’è la fanno, di poter arrivare a fine mese.

Un Natale dove il servizio socio-assistenziale, sia in grado di rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini più deboli, anziani non autosufficienti, bambini, handicappati, disabili, sviluppando una vera rete di servizi adeguatamente distribuiti sul territorio per poterne effettivamente usufruire.

Un Natale dove le donne, i bambini, i vecchi, possano vivere più serenamente, dentro e fuori le proprie case, senza subire alcuna violenza, e fiorisca nelle menti delle persone il vero amore.

Un Natale dove tutti insieme, classe dirigente del paese, istituzioni, cittadini, pensassimo meno ai soldi, meno egoismo, meno ad interessi personali, meno divisioni, ma uniti pensassimo di più per il bene comune.

Un Natale dove nella gente circolasse meno volgarità, meno parolacce dispregiative, ma circolassero di più l’amore, la collaborazione, la dolcezza, la condivisione: più rispetto dell’altro, più rispetto della persona, più rispetto della vita.

Un Natale dove non ci siano più la fame, lo sfruttamento, le ingiustizie, gli squilibri dei paesi poveri nei confronti dei paesi ricchi, ma ci sia più giustizia sociale.

Un Natale dove l’accoglienza sia coltivata sentita e praticata, e siano eliminate nella gente tutte le barriere mentali, e ci sia quella apertura per fare sì che i nostri cuori e il nostro amore siano globalizzati.

Vorrei un Natale dove ci sia una società onesta, sincera, trasparente, rispettosa delle regole, una società libera dalla mafia, dalla malavita organizzata, dalla corruzione, veramente una società libera.

Un Natale dove l’ambiente sia meno inquinato, ma ci sia più rispetto da parte di tutti, più curato, per poterci vivere tutti meglio, e lasciare ai nostri figli e alle future generazioni un bell'ambiente.

Un Natale dove non ci siano più stragi sulle strade, meno incidenti, e non ci sia più l’abuso di alcool e droghe, e il codice stradale sia veramente rispettato da tutti, per fare in modo che al posto di tanti feriti e morti, ci siano tante vite salvate, e tante famiglie più serene.

Un Natale dove nel gioco del calcio non circolino più odio e violenza, ma sia vissuto come un gioco bello, uno sport socializzante, creativo, che unisce, e allo stadio si possa andare con tranquillità con la famiglia e con i bambini per divertirsi.

Un Natale dove ci sia una società più giusta per tutti i cittadini, l’uguaglianza, la giustizia sociale sia realizzata, una società piena di valori veri, e di diritti, e di solidarietà.

Un Natale dove l’indifferenza e la passività verso i problemi sia superata con l’impegno e la partecipazione, con responsabilità, con il protagonismo, per risolvere i problemi del nostro mondo, per sconfiggere tutte le guerre sulla terra, e per contribuire con i colori dell’arcobaleno a costruire la vera pace.

Un Natale da sogno, di desideri, di aspirazioni... Ma se tutti insieme ci mettessimo a sognare un mondo più giusto, migliore, può diventare realtà. E sarà un vero Natale tutto l’anno per tutti.

 

Francesco Lena


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