Diario di bordo
Immigrazione. Perché abolire i flussi  
Flussi 2007: disastroso primo bilancio sulla presentazione delle domande
18 Dicembre 2007
 

Sabato 15 dicembre è partita la “frenetica” corsa alle quote: invero, una corsa fra lumache, con 352.955 domande di nullaosta, e relativi utenti dietro al computer, che hanno atteso dalle 8 del mattino alle 16 del pomeriggio la ricevuta di conferma della spedizione, per ottenere una delle 47.100 quote a disposizione.

La graduatoria verrà stilata seguendo l'ordine cronologico di ricezione delle domande, non quello di invio, e il ministero dell'Interno ha reso noto in un comunicato stampa che alle 9 del mattino le domande ricevute erano già 48.000. Presumibilmente dunque, chi ha ricevuto la conferma di invio oltre questo orario è già tagliato fuori.

Non è cambiato nulla rispetto all'anno scorso. Unica differenza, se può consolare, è il comfort dell'attesa, non più in coda tutta la notte davanti alle Poste, ma tutto il giorno al caldo avanti al computer. Quest'anno inoltre il sistema è ancora di più una lotteria a premi, affidata al caso. Ciò perché molte delle persone che hanno inviato la domanda alle otto, avendo ottenuto la ricevuta alle 16 non entreranno in graduatoria; altri invece pur avendo spedito la domanda più tardi, per “fortuna telematica” (Internet più veloce, improvviso varco sul sito del Ministero) hanno ottenuto la ricevuta prima di mezzogiorno, “rubando” così il posto a chi ha inviato per primo.

Eppure il Ministero si ritiene soddisfatto di come procede l'elaborazione, e alle proteste dei datori di lavoro, che chiedono al Governo di far “saltare” il tetto delle 170.000 quote, concedendo il nullaosta a chiunque si mostra in possesso dei requisiti di legge, il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, risponde che è tutta colpa dell'attuale legge, e che la riforma del testo unico (ancora in cantiere) porterà grande flessibilità e nuove modalità di ingresso. In realtà cambierà la forma non la sostanza:

www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=195193

www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=157882

 

Questi sono i flussi! Occorre sperare che Internet sia veloce, occorre sperare che il sito Internet del Ministero funzioni, occorre sperare che la propria domanda trovi un “varco” libero nel sito ministeriale prima di altre. E la speranza, si sa, è l'ultima a morire. Domani spereranno colf e badanti; il 21 dicembre tutti i lavoratori di altri settori e di Paesi che non hanno stipulato accordi con l'Italia in materia di immigrazione.

A nostro avviso deve esser superato questo sistema, complice della clandestinità; devono esser abolite le quote pre-stabilite e occorre disporre durante tutto l'anno la possibilità di lavorare regolarmente, previo esame dei presupposti (lavoro, casa ecc.). La clandestinità che resterebbe non sarebbe più indotta, ma reale e quindi da combattere severamente.

 

Emmanuela Bertucci

legale, responsabile Aduc-Immigrazione

 

 

* Qui il sito del Ministero dell'interno, con i comunicati stampa in tempo reale

* Qui il nostro settore Internet dedicato ai diritti degli immigrati in Italia


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