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Cecilia Rofena: Agogiche. Sette variazioni su semplici mosse interiori
16 Novembre 2007
 

L’arte della musica è una componente fondamentale di ogni forma di poesia: nel senso che anche la poesia è ritmo e suono, e tutto quanto da essi si sviluppa nella composizione ed esecuzione del testo, anche come sola voce mentale. La raccolta di Cecilia Rofena è, in tal senso, di una coerenza assoluta: sia in superficie (la titolazione, generale e specifica, si richiama ad aspetti musicali tecnici ed espressivi), sia nella sua struttura profonda, dove la gestualità sonora interagisce alle fonda- menta dei significati che il verso genera.

Tutti i testi sono intessuti da un linguaggio ricchissimo di rime, allitterazioni, consonanze e dissonanze che ne fanno una vera e propria partitura. Tanti sarebbero gli esempi, ma questa poesia, intitolata In atto (ellittica) che cito per intero, nella sua brevità è esemplare: Attratto/ traguardo/ il limite/ astratto/ azzardo/ cui riesco,/ pensiero/ come/ dardo. Ed è anche, e forse più, significativa per andare oltre la musica verso un pensiero poetico di esuberanza emotiva, mai ingenua, dove si coglie il senso del lavoro che l’autrice scava in sé: «Mi volto e cerco il volto/ che sorprende e comprende/ che il caso sospende/.../». Una versificazione, dunque, dove tutto concorre a fondere un’idea di poesia in un’idea di vita: «contro la solitudine/ si spinge il verso /.../contro la sete/ versa il verso/.../contro la morte/ diverso verso/.../ contro e accanto/.../ sostare nel canto».

Ecco la caratteristica portante di questa raccolta poetica: attraversare con la parola la sua stessa superficie sonora, dandole un rilievo che la porta a far emergere dal presente umano i temi di un soggetto profondamente addensato nella creazione in versi: «essere in versi/ lentamente essere/ limpidamente vivere». Una dichiarazione, come si vede, di limpidezza assoluta e di forte naturalezza, dove il linguaggio è la condizione fondante del senso che trasforma il pensiero e il reale in poesia.

 

Giorgio Bonacini

 

Sette variazioni su semplici mosse interiori, con una riflessione critica di Aldo Gargani, sono state pubblicate per i tipi di Anterem, Verona 2007, avendo vinto il Premio “Lorenzo Montano” 2007

 

 

 

Alcune poesie:

 

 

In atto (ellittica)

 

Attratto

traguardo

il limite

astratto

azzardo

pensiero

come

dardo

 

 

In silenzio

 

Ogni frase in silenzio

conserva il senso rappreso

nell’immobile verso.

Niente si muove

questo volevi?

 

Un punto fermo

nell’attimo senza caso.

Nulla in mano,

senza offesa né difesa

sospesa la presa

 

è il raggio che scalda

dal centro al cerchio

di vita percorsa

l’arco è teso del viaggio

la meta è il coraggio

 

 

Mutamenti

 

Esplorazioni

spiegate all’istante

concentranti

sono tratti

suoni e gesti

concertanti spazi,

verso specchi

di colore fresco

movimento

piazze e vie, esco

incontro il dentro,

forse riesco.

 

 

Sarabanda


Scelsi verdi mani

per vendere agrumi

in geli distanti

seguendo vele

bianche e nere

solcare cieli.

Sapori e spiegazioni

risolti i corpi

cambiano forma,

adulti. Fiumi ultimi

messaggeri dissetano

campi e uomini.

 

 

Toccata e incontro

 

contro la solitudine

si spinge il verso

a fondo, al centro

 

contro la sete

versa il verso

acqua del vero

 

contro la morte

diverso verso

vivente e presente

 

contro e accanto

l’istante ancora

sostare nel canto.

 

 

Mentalmente o par cœur

 

Avere a mente volti

veri scopi, corpi esatti

ansie leggere d’istanti

predetti i moti e voci

di un ritmo di attimo

in attimo più prossimo

a perfezioni

del minimo battito

tenere a mente

teneramente.

 

 

Cecilia Rofena (La Spezia 1973) si è laureata in filosofia con Remo Bodei e Aldo Giulio Gargani presso l’Università di Pisa. Ha conseguito il perfezionamento in Scienze della Cultura. Svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Filosofia di Pisa. È autrice di contributi su riviste filosofiche e ha in preparazione un volume su Wittgenstein e le scienze della cultura. Sue poesie sono comprese in antologie tra cui, ultima, Altramarea, poesia come cosa viva, Udine, Campanotto, 2006. Svolge attività pubblicistica. Si occupa di etica e storia delle idee e del rapporto filosofia e letteratura.


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