Arte e dintorni
Figura d’ombra. Artisti e poeti per Grytzco Mascioni
Luko Paljetak,
Luko Paljetak, 'Violine u bijegu' - 'Violini in fuga', In memoriam Gryztho Mascioni, 2004 
22 Novembre 2005
 

18 novembre - 8 dicembre 2005

Palazzo Pretorio in Sondrio - Piazza Campello, 1

Orari apertura: tutti i giorni 10:00/12.00 e 15:00/17:00


Per presentare questa esposizione, prenderei le mosse con una breve citazione dalla notizia introduttiva al volume che accompagna la mostra, notizia redatta dall’amico Giorgio Luzzi, uno dei cinque poeti presenti nell’antologia, e firmata dagli artisti stessi:

«...ci è sembrato significativo realizzare questo documento di confluenza tra arti diverse, quella visiva e quella della parola. Sappiamo con quanta assiduità e passione Grytzko credeva nella reciprocità fruttuosa delle collaborazioni tra artisti della parola letteraria e artisti dell’immagine».

È proprio questa affermazione che può chiarire il concetto che sta alla base di questa mostra: la contemporanea presenza di artisti che si esprimono con la poesia e con l’immagine, provenienti dalle aree geografiche attraversate da Mascioni e a lui legati da profonda amicizia.

Mascioni era un uomo generoso al rapporto personale ed era animato da una curiosità intellettuale che lo ha portato ad occuparsi delle varie forme della comunicazione e della espressione personale.

Un Mascioni nomade quindi; nomade nel rapporto con i luoghi che ha scandagliato nei suoi attraversamenti – i confini intesi come limiti da superare –; nomade rispetto ai vari impegni ed interessi che lo hanno coinvolto da protagonista: scrittore, poeta, autore di testi teatrali, colonna portante della TSI negli anni ticinesi, regista (un suo esemplare filmato-documento-ritratto, intitolato “Sogno di una testa” -e quale miglior titolo-, era dedicato a un grande cittadino della Val Bregaglia, Alberto Giacometti). E ancora… Grytzko stesso amava anche disegnare – in questa mostra, solo in occasione di questa presentazione a Sondrio, sono esposte 10 opere di Mascioni; 3 quadri che in maniera impressionistica ci raccontano del mare, dei suoi colori, vorrei dire dei suoi odori e altre opere che hanno a pretesto la figura umana, una figura trattata con grande libertà: tra l’immediatezza espressiva del bozzetto e la caricatura –.

Una personalità, la sua, complessa, estremamente ricca, poliedrica e tuttavia capace di porsi, nelle relazioni personali, con un tratto di leggerezza, di dolce affabilità, di signorilità.

Dunque pittori, poeti, scultori rappresentativi delle aree geografiche in cui si è svolta la vita di Grytzko: Valtellina, Grigioni, Milano, Ticino, Croazia sono stati coinvolti e convenuti in mostra per testimoniare il filo tenace della amicizia, della stima e della collaborazione con questo compagno nel percorso.

La presente mostra, con il suo percorso itinerante che l’ha già vista a Poschiavo, Lugano, Teglio e prossimamente si sposterà a Roma, vuol essere quindi un omaggio a Mascioni, al suo spirito transfrontaliero, al suo carattere di nomadismo culturale, alle sue incursioni territoriali che lo hanno indotto ad amare profondamente la classicità mediterranea.


Valerio Righini



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