Diario di bordo
Sicurezza stradale/alcol. Sanzioni inasprite servono a poco senza etilometri
04 Agosto 2007
 

Entra oggi in vigore il decreto legge sulla sicurezza stradale, approvato ieri in Consiglio dei Ministri, in cui è previsto il carcere fino a sei mesi per chi guida in stato di ebbrezza.

Siamo di fronte al classico provvedimento agostano, motivato da esigenze di immagine a seguito del ciclico allarme per le stragi sulle strade che puntualmente precedono ogni esodo estivo. Fra sessanta giorni, come sempre accade, il Parlamento difficilmente convertirà il decreto in legge (anche alla luce del disegno di legge del Governo già in discussione) e tutto tornerà come prima. Ma quel che lascia perplessi ancor di più è che questo provvedimento di urgenza non risolve i problemi di organico e di attrezzature per i controlli. Si inaspriscono le sanzioni, ma il numero di etilometri in dotazione alle forze dell'ordine è scarso, e i controlli antialcol sulle nostre strade continueranno ad essere un decimo rispetto a quelli condotti in Gran Bretagna (mezzo milioni di controlli in Italia a fronte di 5 milioni nel Regno Unito).

Se le sanzioni più severe non serviranno ad affrontare il problema –sarebbe necessario acquistare (e usare) decine di migliaia di etilometri in più, peraltro poco costosi le stesse potranno trasformarsi in numerose ingiustizie. Contrariamente al ritiro della patente, al sequestro del mezzo e ad ingenti sanzioni pecuniarie (e magari lavori socialmente utili), il carcere ha effetti devastanti e irreparabili sulla vita di una persona che venisse condannata ingiustamente. È questo il caso di un signore che si è rivolto a noi e che era risultato positivo all'esame del palloncino dopo aver consumato un cioccolatino al liquore (l'etilometro misura la presenza di alcol nella bocca e non nel sangue). Se questo signore non avesse avuto la prontezza di recarsi subito a farsi le analisi del sangue, in cui è poi risultato negativo, egli avrebbe potuto essere condannato a sei mesi di carcere.

Se vogliamo affrontare concretamente il problema della guida in stato di ebbrezza, prima di inasprire le sanzioni, sarebbe il caso di decuplicare i controlli e offrire ai cittadini tutte le garanzie affinché nella rete non finiscano gli innocenti.

 

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