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Domenica “Pink Para”. A Bologna lo scudetto 2007 Parapendio
26 Giugno 2007
 

Domenica 1° luglio si svolgerà a Chialamberto, località della Val Grande di Lanzo sopra Torino, la quarta edizione di “Pink Para”, manifestazione di volo dedicata alle donne pilota di parapendio.

Forti del successo delle passate edizioni, gli organizzatori del Circolo Velum Volitans di Torino e quelli del Baratonga Flyers Club di Cantoira ripropongono questa insolita manifestazione, diventata un classico, vuoi per la formula stravagante, vuoi per le rare occasioni di ritrovo del volo libero in rosa. Infatti la prima prevede per le amazzoni volanti prove quali “eleganza in decollo”, applicazione civettuola della didattica da manuale, “tempo di volo dichiarato”, vale a dire pronosticare l'esatto lasso di tempo del proprio volo dopo attenta constatazione delle condizioni meteo, e “atterraggio di precisione”, cioè centrare un bersaglio in atterraggio. In più è insolitamente imposta come tassa d'iscrizione una torta fatta in casa.

Esclusi i maschi dalla gara, resterà loro la comunque appagante soddisfazione di volare nel magnifico scenario del Ciavanis, anche in biposto con istruttore, se ancora non hanno provato il fascino del volo senza motore, sulle ali delle brezze e delle correnti ascensionali.

In ogni caso grande è l'aspetto sociale dell'iniziativa, visto che il ricavato della vendita delle torte e dei voli con istruttore verrà interamente devoluto alla nobile causa di adozioni a distanza tramite l'Associazione O.A.S.I.


Per informazioni sul PINK PARA
contattare Roberta Perinetti (328 4685174) oppure
Massimo Belloni: info@velumvolitans.org
www.velumvolitans.org/Ita_Pinkpara.html
 

 

Nel frattempo è stato archiviato con successo di presenze, a Feltre (Belluno), il “Campionato Italiano Parapendio”, organizzato dal Para&Delta Club Feltre. Presenti circa 140 piloti, numero massimo ammesso all'iscrizione, comprese 13 donne e una nutrita pattuglia di stranieri, visto che era prevista la formula open. Sono state disputate tre manches, la più lunga di 56,9 km. I piloti hanno toccato quote oltre i 2000 metri in un comprensorio di volo che li ha portati dal decollo sul monte Avena (1400 m), ad Alpago, in Dolada, al monte Peron, al Teverone (2200 m) ed alla diga del Mis, prima di giungere all'atterraggio ufficiale posto a Fonzaso.

Su tutti è prevalso Alberto Vitale, artigiano di 33 anni, siciliano di nascita e trapiantato ancor giovane a Bologna. Sull'Appennino alle spalle del capoluogo emiliano le prime esperienze di volo con i compagni dell'associazione Spirito Libero, un nome che ben rappresenta il volo senza motore in parapendio o deltaplano, sulle ali di brezze e correnti ascensionali.

Medaglia d'argento per il campione uscente Maurizio Bottegal, istruttore della scuola di volo libero di Feltre, che aveva vinto il titolo anche nel 1992 e 1998. Alle sue spalle Stefano Sottrai, pilota lombardo da poco trapiantato in Spagna.

Le gare di volo libero funzionano un poco come le regate veliche: dal decollo ogni pilota deve raggiungere punti salienti del territorio, detti “boe”, preventivamente scelti dal direttore di gara e confermarne l'aggiramento tramite il GPS in dotazione. Vince chi impiega minor tempo a raggiungere l'atterraggio. La somma dei punti ottenuti nelle diverse manches dà la classifica finale.

 

Gustavo Vitali

Ufficio stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero


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