Dichiarazione di Marco Pannella, Sergio D'Elia, Lucio Bertè, Valter Vecellio, Claudia Sterzi, Guido Biancardi, Michele Rana, in sciopero della fame ad oltranza dal 16 aprile
«Se sono confermate le notizie da Lussemburgo sull'esito del Consiglio Affari Generali dell'UE, salutiamo come un sicuro e grande successo della iniziativa nonviolenta, dello sciopero della fame ad oltranza, della straordinaria mobilitazione internazionale dei Premi Nobel e delle unanimi prese di posizione del Parlamento italiano e di quello europeo, il fatto che è stato scongiurato il rinvio all'anno del mai della presentazione della risoluzione pro moratoria all'Assemblea generale Onu.
«E l'anno del mai è stato battuto proprio in seno a quella Unione europea che da tredici anni lo aveva sempre determinato, grazie anche alla ferma presa di posizione della Francia di Kouchner, che Emma Bonino ha contribuito a determinare e che, in convergenza con la posizione italiana, si è espressa nella decisione di avere dall'UE un impegno formale e una data certa della presentazione della risoluzione, sia chiaro, per la moratoria e presentata a nome di una coalizione mondiale, all'apertura della prossima Assemblea Generale. È una data che ora l'UE, a differenza delle volte precedenti, è costretta a rispettare. Possiamo oggi essere felici quindi della nostra lunga azione nonviolenta, dello strumento e del metodo di lotta politica radicale.
«Sospendiamo quindi lo sciopero della fame ad oltranza e partiamo con l'organizzazione e il rafforzamento della mobilitazione anche internazionale perché il successo di oggi diventi una vittoria nella Assemblea Generale che si apre a settembre».
Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani in sciopero della fame ad oltranza dal 1 giugno ed Elisabetta Zamparutti, Tesoriera, in sciopero della fame ad oltranza dal 27 maggio, in merito all'esito del Consiglio Affari Generali dell'UE che si è impegnato per la presentazione della risoluzione alla prossima Assemblea Generale dell'ONU hanno dichiarato:
«Abbiamo ottenuto un risultato finora mai conseguito, quello di un impegno formale dell'Europa per la presentazione della risoluzione per la moratoria ONU delle esecuzioni capitali alla prossima Assemblea Generale. Di fronte ad un Governo, quello italiano, che, di fronte all'ostracismo europeo ultradecennale, in tutti questi mesi ha saputo accumulare solo ritardi e commettere errori, abbiamo saputo con la nonviolenza e la grande mobilitazione internazionale delle ultime settimane, trasmettergli quella forza che ha consentito a D'Alema di ottenere l'inedito impegno europeo per consentire all'Assemblea generale dell'ONU di finalmente approvare la moratoria universale delle esecuzioni capitali. Poiché la nonviolenza radicale non è mai ricattatoria, ha sempre l'umiltà di riconoscere gli effettivi passi in avanti che vengono compiuti nella giusta direzione. Il nostro impegno però non finisce qui perché occorre ora operare affinché questo successo si traduca in una definitiva vittoria».
(da Notizie radicali, 18 giugno 2007)