Poesia & Blog
Stefano Guglielmin: tra nebbia, fango e parole in viaggio. Poesia & Blog 12
Enrico Cerquiglini
Enrico Cerquiglini 
10 Giugno 2007
 


 

Altri due bloggers solitari, ma assai differenti: il primo è attivissimo a promuovere la propria scrittura in rete e sul territorio; la seconda cura invece amorevolmente un sito dove mostra il meglio di sé, indifferente alle beghe della società letteraria. In entrambi i casi, la poesia vince.

 

 

Tra nebbia e fango

http://enricocerquiglini.splinder.com/?from=0

 

Come capita sovente, anche questo blog, curato da Enrico Cerquiglini, prende le mosse dalla pubblicazione del suo ultimo volume di poesia, Tra nebbia e fango, appunto. Intenzione legittima e per niente conciliante, vista la verve combattiva che caratterizza il primo post: «La poesia non salva niente, nemmeno i poeti (se ne esistono), può essere estremo inganno, finzione necessaria di confini inarrivabili, urgenza di verità. Solo questa urgenza di verità mi spinge a scrivere versi». Un’urgenza che si è presto arricchita d’argomenti, sino a maturare l’idea di trasformare il blog «in una specie di zibaldone in cui inserire poesie di autori del passato e di contemporanei, interventi e commenti critici miei e di altri autori, articoli di politica culturale, annunci di manifestazioni che ritengo valide, etc. Quello che vorrei evitare – mi spiega Cerquiglini, autore umbro di tutto rispetto, sul campo da almeno 25 anni – è il luogo chiuso, il recinto in cui ci si incensa a vicenda e si costruiscono illusioni pseudo-poetiche». Certo non è facile mantenere fede a quest’impegno, essendo i due ambiti assai contaminati nella blogsfera, per cui diventa facile superare recinti autoreferenziali con il rischio, però, di osannare ogni specie di a-capo, ogni sofferente cantore. A questo pericolo, Cerquiglini tenta di scampare postando autori d’antologia (da Pavese a Folgore di San Gimignano), cantautori (Guccini e Ciampi, per esempio), e stilando un suo canone personale, in gran parte costruito scegliendo gli autori direttamente dalla rete. La ragione è semplice: «Senza alcuna intenzione polemica, ritengo che molti autori che ho avuto modo di leggere sui blog poco abbiano da invidiare ai cosiddetti autori maggiori, almeno dal punto di vista poetico». Il bello dei canoni personali è che non devono rispondere ad alcun parametro esterno e a nessun padrone; il bello dei blog è che, come in questo caso, sono espressione di vitalità e originalità. Virtù riconosciute, visto che Tra nebbia e fango ha una media di 130 visite giornaliere: niente male per un blog individuale!

 

 

Parole in viaggio

http://paroleinviaggio.splinder.com

 

Molto diverso lo spazio di Marina Raccanelli, che porta avanti la forma-diario e l’intenzione documentaria dei blog tradizionali. «Nato nel 2005, per completare il mio sito personale “Poesie in volo” ed inserire nel web le mie composizioni in modo più agile e veloce», Parole in viaggio contiene qualche centinaio di poesie, scritte negli ultimi anni, che sono il frutto di uno stile consolidatosi a partire dal 2006, attraverso la frequentazione della rete. Eppure, la ragione più profonda, il senso ultimo di questo blog, per Marina, mi pare sia quello di conoscere meglio se stessa, di esplorare i luoghi impervi dell’identità e del sentimento, di rispecchiarsi nelle parole come nelle acque più quiete. Un fine nobilissimo, che sposta tuttavia l’attenzione dalla ricerca formale (da quella che potremmo definire l’ossessione del poeta) a quella esistenziale, che trova il suo centro nel dialogo con i lettori-amici, malgrado tutto ancora pochi. La ragione principale di questa latitanza credo risieda nella natura stessa dei blog, spazi che premiano la frequenza dei commenti del gestore in altri siti, la sua assidua navigazione per tenere vivi i legami, fragilissimi, della rete. Operazione, questa, non molto praticata dall’autrice: «Quanto ai miei interventi nei blog e nei gruppi collettivi, ne ho fatti in maggior quantità in passato, ora non mi sento più di essere tanto “attiva”, ho bisogno di calma e di “lentezza”. Comunque, mantengo una certa corrispondenza anche in privato». Preso atto di questa scelta controcorrente, per migliorare la visibilità le consiglio almeno di evidenziare maggiormente il link del sito madre Poesie in volo (10 – 12 entrate giornaliere), così che il lettore possa farsi un’idea più articolata di lei, apprezzandone l’umanità e l’entusiasmo oltre che il pregevole versificare.

 

Stefano Guglielmin


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