Diario di bordo
Moratoria, sciopero della fame e della sete di Pannella 
Compagni: se non ora, quando? Se non cosė, come?
31 Maggio 2007
 

Cronache di queste prime ore di sciopero della fame e della sete di Marco Pannella. Alla sede dei radicali di via di Torre Argentina 76, di primo mattino, è giunto il ministro degli Esteri Massimo D’Alema: ha avuto un lungo colloquio con Pannella, per illustrargli quel che l’Italia ha fatto e intende fare perché finalmente si giunta a un voto all’ONU della moratoria internazionale sulla pena di morte. Poco prima il presidente del Consiglio Romano Prodi aveva telefonato per comunicare che segue personalmente la vicenda, e ha impartito precise istruzioni alla diplomazia italiana perché si realizzi celermente quello che da troppo tempo, colpevolmente, non si era fatto. Prodi ha preannunciato che da palazzo Chigi sarebbe stato diramato un comunicato in questo senso, e il portavoce Silvio Sircana qualche ora dopo contattava personalmente alcuni direttori di giornale per illustrare come il presidente del Consiglio intende muoversi e i passi fatti presso le varie cancellerie.

A metà mattinata le troupes della RAI e di Mediaset hanno realizzato interviste a Pannella, nell’ambito di servizi illustrativi l’iniziativa. Nei notiziari delle 13 oltre all’intervista sono andati in onda servizi-scheda che spiegano in cosa consista la moratoria e l’importanza del voto all’ONU, i paesi favorevoli e quelli che invece si battono senza esclusione di colpi perché ancora una volta il voto sia rimandato alle calende greche. Verso le tredici chiamano personalmente Bruno Vespa ed Enrico Mentana: rispettivamente per “Porta a Porta” e “Matrix” intendono realizzare uno “speciale” moratoria. Entrambi vogliono che Pannella sia l’ospite d’onore. Vespa annuncia che ci saranno collegamenti con la Germania per chiarire le ragioni della “freddezza” tedesca; Mentana annuncia la presenza di monsignor Fisichella, per spiegare le ragioni del silenzio del Vaticano. Previsti poi collegamenti con l’ex governatore dello Stato di New York Mario Cuomo e con il premio Nobel per la pace Desmond Tutu.

Nel pomeriggio arriva la telefonata di Silvio Berlusconi: parla con Pannella, a nome, dice anche di Fini, Bossi e Cesa: il centro-destra, assicura, è compatto nel sostegno alla proposta di moratoria; è disposto a iniziative by partisan; anticipa che finanzierà di tasca sua una campagna pubblicitaria, che verrà affidata ad Oliviero Toscani. Il Corriere della Sera organizza una tavola rotonda dove i giornalisti della redazione romana intervistato collettivamente Pannella…

Infine, verso sera, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con un comunicato ufficiale fa sapere che il modo migliore e più degno per festeggiare la festa della Repubblica del 2 giugno è quello di strappare il voto e il consenso per la moratoria delle pene di morte…

 

Dirà qualcuno che si sta delirando e che dovremmo quantomeno cambiare spacciatore. Ha ragione. Niente di tutto ciò è vero, è accaduto, presumibilmente avverrà. Prodi e D’Alema continueranno a fare quello che hanno finora fatto: cioè, praticamente, poco di utile. Nessuna televisione intervisterà Pannella, nessun direttore di giornale avrà un sussulto di onestà giornalistica, e spezzerà la cortina di silenzio che da anni avvolge Pannella, unico politico italiano a cui è preclusa la “diretta” in trasmissioni di approfondimento politico. Il centro-destra di Berlusconi, Fini, Bossi e Cesa è quello che è, nessuna campagna di Toscani finanziata dal leader di Forza Italia prenderà il via… Niente, nulla: abbiamo sognato di vivere, per un attimo, in un paese normale, dove la notizia invece di essere accuratamente cancellata, viene spiegata, raccontata…

 

No, questo è un paese dove la normalità è cosa straordinaria ed eccezionale. Un paese dove è “normale” che sulla vicenda della moratoria stia accadendo quello che accade, e nessuno si dia neppure pena di spiegarlo. Solo dai siti radicali, da “Radio Radicale” lo si spiega, lo si “racconta”. È il caso Italia, è il fascismo democratico; è il paese della denegata democrazia, perché si nega il diritto fondamentale di conoscere. È il paese che non riesce a dar seguito alle delibere e agli ordini del giorno votati da Parlamento italiano e Parlamento Europeo. È il paese dove ancora una volta Marco Pannella si fa carico di indicare la strada da seguire; e che allo stremo lotta perché il diritto e la sua civiltà si affermino. È il paese che patiamo e che non vogliamo.

 

«O frati, ‘dissi, ‘che per cento milia

perigli siete giunti all’occidente,

a questa tanto piccola vigilia

de’ nostri sensi ch’è del rimanente,

non vogliate negar l’esperienza,

di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza…».

 

Ecco. È il tempo, il momento, l’ora di considerarla, questa semenza; di decidere che non siamo fatti per vivere sempre come bruti. Avete tutti avuto una email, in queste ore, inviata dai dirigenti di Radicali Italiani. Allora, compagni: se non ora, quando? Se non così, come?

 

Gualtiero Vecellio

(da Notizie radicali, 31 maggio 2007)

 

 

Moratoria ONU: dalle 12 del 30 maggio Pannella in sciopero totale della fame e della sete

Dal 16 aprile, lo ricordiamo, sono in sciopero della fame ad oltranza Lucio Bertè, Guido Biancardi, Paolo Farina, Michele Rana, Claudia Sterzi, Valter Vecellio e, nei giorni scorsi, si sono uniti anche Elisabetta Zamparutti, Paolo Balzamo, Andrea Ansalone, Francesco Marcucci e Yasmin Ravaglia

 

Sono queste ormai le ore e i giorni decisivi per presentare e portare al voto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso la Risoluzione per la moratoria.

Occorre dire chiaramente che, malgrado il successo del Consiglio Affari Generali dell’Unione Europea a Bruxelles del 14 maggio, nessun atto concreto e conseguente a quanto deciso in quella sede è stato ancora compiuto. Ad oggi, non risulta che il Governo italiano abbia ottenuto la necessaria approvazione della Presidenza tedesca dell’UE su un qualsiasi testo di Risoluzione e tantomeno si è avviata la raccolta dei co-sponsor né sono stati presi contatti con la Presidenza dell’Assemblea Generale dell’ONU per individuare la procedura di apertura del dibattito sulla moratoria. In tal modo viene beffato persino il parere unanime dei ventisette Ministri europei e, in particolare, l’impegno del Parlamento e del Governo italiani.

A questo punto chiediamo a tutti di SOSTENERE l’iniziativa nonviolenta in corso di Marco Pannella, con la partecipazione allo sciopero della fame e alle manifestazioni che si stanno organizzando nei prossimi giorni.

Occorre la massima mobilitazione per riparare ai ritardi enormi accumulati e per riuscire finalmente ad ottenere quello che è ancora possibile raggiungere. L’appello è rivolto a tutte, diciamo proprio tutte le forze, istituzionali, politiche, morali, individuali o collettive che siano, per sostenere in queste ore l’obiettivo che potrebbe regalare al mondo una conquista storica, umana e civile.

Ce la possiamo ancora fare. Contiamo su di te.


Rita Bernardini (Segretaria di Radicali Italiani)

Elisabetta Zamparutti (Tesoriera di Radicali Italiani)


Per partecipare allo sciopero della fame vai a questo link

 

 

MANIFESTAZIONI PER LA MORATORIA

    • Venerdì 1° Giugno, ore 12:30, sit in davanti alla RAI-TV in Viale Mazzini, 14 a Roma

    • Sabato 2 Giugno, ore 11:30 conferenza stampa-manifestazione di fronte al Consolato tedesco in via Solferino, 40 a Milano

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