Sarà l’aria della primavera, sarà la congiunzione astrale, sarà quel che sarà, come dicevano i Ricchi e Poveri, ma certo è che il mese di marzo per la Tiranese è stato davvero singolare.

Pochi i punti messi in cassa, e questo può capitare, ma tra rigori subiti, gol dell’ultimo minuto, rimonte al fotofinish c’è da perdere la testa.

Nonostante il gioco sia stato in molti frangenti di buon livello infatti l’US ha subito nelle partite di marzo tre sconfitte e portato a casa un punto nel derby di Morbegno e una vittoria. Ad analizzare le gare però c’è da divertirsi… si parte col Mandello il 9 marzo, si va in vantaggio e poco dopo il pareggio lariano arriva poco prima della fine del primo tempo, alcune occasioni fallite delle punte, ma a pochi minuti dal fischio finale la beffa, 2-1 per i lacustri. A Morbegno subito in vantaggio e buone opportunità per allungare ma al 45° del secondo tempo arriva la doccia gelata del pareggio dei padroni di casa. Due partite un punto. La serie nera non finisce. Si potrebbe evitare la crisi vincendo la partita casalinga con la Chiavennese, si comincia forte, i canarini sembrano incisivi ma se non si concretizza diventa difficile portare a casa qualcosa di buono, un rigore parato da Pozza poteva essere il segnale che la buona sorte poteva tornare ad appoggiare una mano benevola sulla spalla dei nostri, e invece… sul finale punizione beffarda e 1-0 per gli ospiti.

Continuando con le citazioni verrebbe in mente un film il cui protagonista diceva “non può piovere per sempre”, e infatti i corvi, almeno per una domenica, si sono allontanati dalla traversa giallo-rossa. In casa della Pontese si parte ad handicap, vantaggio dei locali a cui si risponde ad inizio secondo tempo, una doppietta di Zena a fine partita porta l’US sul 3-1 ma un po’ di tachicardia fa sempre bene e a cinque minuti dopo il novantesimo c’è il rigore della Pontese a fissare il risultato finale. Se c’era ancora un minuto? Inizia aprile… ma la partita si gioca il 3, non il primo, anche se a vederla bene, la sfida con il Menaggio in casa è da crisi di nervi… tornano infatti le cornacchie sulla porta nostrana e curiose e malevole vedono dall’altra parte andare in rete per due volte la Tiranese, Rinaldi e De Piaz esultano, un rigore degli ospiti abbassa l’entusiasmo che si abissa con l’uno due finale degli ospiti, doppietta ostile negli ultimi minuti di gara. Robe da chiodi. Ma si sa la palla è rotonda.

A questo punto il campionato della Tiranese è virtualmente chiuso, a venti punti dalla incredibile Talmonese e a una decina di lunghezze dalle posizioni di prestigio. Certo se cambiasse il vento ci si potrebbero togliere ancora delle soddisfazioni.

Nel frattempo le giovanili tengono alto l’onore dell’US in particolare gli allievi che si stanno distinguendo nel loro campionato con un terzo posto attuale, un po’ meno bene Giovanissimi e Juniores, mentre i più piccoli si trasferiranno per Pasqua in quel della Spagna per il tradizionale appuntamento con il torneo di Lloret de Mar, poco lontano da Barcellona, un torneo che in passato ha regalato al calcio tiranese buone soddisfazioni.

Andrea Gusmeroli

(da Tirano & dintorni, aprile 2007)

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