Testamento biologico. La volontà del paziente deve valere anche per l'idratazione e l'alimentazione
30 Marzo 2007
 

Anche oggi dobbiamo sorbirci da parte del Vaticano suggerimenti e indicazioni su come legiferare riguardo temi sensibili come il testamento biologico. Il cardinale Javier Lozano Barragan (foto), presidente del Pontificio consiglio per la pastorale della salute, intervenuto oggi al Senato nel corso del convegno internazionale “Testamento biologico le dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari” ha innalzato ben sei paletti vaticani per delimitare i confini del testo di legge sulle direttive anticipate di trattamento.

È stato così esplicitamente detto che questo testamento non può includere la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione, mentre ricordo che tecnicamente l'idratazione comprende anche l'uso del respiratore.

È stata quindi messa in discussione la sentenza della procura di Roma con cui è stata archiviata la morte di Piergiorgio Welby, oltre a dichiarare non censurabile il comportamento di Mario Riccio, il medico che staccò il respiratore a Piergiorgio Welby. Nella sentenza si legge che «l'interruzione della ventilazione meccanica ha realizzato la volontà di Welby in esplicazione di un diritto a lui spettante che trova la sua fonte nella Costituzione e in disposizioni internazionali recepite dall'Ordinamento italiano, ribadito, inoltre, in fonte di grado secondario quale il codice di deontologia medica».

Vorrei anche ricordare che il testamento biologico è un documento scritto per garantire il rispetto della propria volontà in materia di trattamento medico (somministrazione di farmaci, sostentamento vitale, rianimazione, etc.) quando non si è in grado di comunicarlo.

Se la volontà del paziente va rispettata in caso di coscienza, sarebbe una vigliaccheria non volerla rispettare quando ci si trova in condizioni di incapacità di esprimere la propria volontà precedentemente affermata all'interno di un testamento biologico.

 

Donatella Poretti


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