In tutta libertà
Il Signor Rossi alla scoperta del Lago d’Iseo. Alberto Figliolia intervista Bruno Bozzetto
02 Marzo 2007
 

Bruno Bozzetto è il capostipite dei film d’animazione made in Italy, con quelle opere di genio che sono state West&Soda e Vip mio fratello superomo, riuscitissime, fantasiose e divertentissime parodie dei generi Western e Supereroi. Inventore del Signor Rossi, godibilissima e intelligentissima rappresentazione dell’italiano medio alle prese con i lacciuoli, le vicissitudini e le disavventure della vita quotidiana, e autore d’innumerevoli e perfetti cortometraggi, Bruno Bozzetto, 68 anni, è notoriamente un antico frequentatore e amante del Lago d’Iseo.

«Una conoscenza che ho sin da piccolo» conferma. «In uno dei miei primi ricordi c’è il grande spavento provato nel vedere una biscia nuotarmi accanto, nelle acque del lago, mentre facevo il bagno. A mio padre piaceva remare sul lago, mentre io amo farvi windsurf partendo da Grè, poco prima di Lovere, un posto bellissimo. Il club di surf che frequento si trova di fronte a una montagna, detta Trenta Passi, di tipo hawaiano, nel senso che si erge a picco per poi sprofondare nelle acque con tutta la vegetazione e il suo verde».

– Quali sono i luoghi che preferisce del Sebino?

«A parte Riva di Solto, dove ho casa e dove si può ammirare un orrido spettacolare, detto di Zorzino, con straordinarie insenature scavate nella roccia, trovo stupenda Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Europa, che ho percorso in bicicletta. Da ragazzo, sempre sulle due ruote, mi sono divertito a fare il periplo del lago campeggiando in tenda. Ma tutto il Sebino, oltre che riposante, è prezioso dal punto di vista estetico, con le montagne che vi cadono dentro e splendidi tramonti. Del Lago d’Iseo mi piace vivere la natura, anche quando, raramente, può divenire terribile, come nel verificarsi della Sarneghera, tempesta di vento in cui l’acqua è talmente polverizzata che t’impedisce di respirare. Io comunque trovo i temporali sul lago molto suggestivi. Sono legato pure a Sarnico che mi ha dato la cittadinanza onoraria».

– Avrebbe dei consigli da dare a chi vuole scoprire il Lago d’Iseo?

«Prendersela con calma per girarlo tutto e scoprirne ogni visuale, perché da ogni angolazione si apre un panorama sempre nuovo. Ritengo che il lago sia addirittura meno monotono del mare. Forse più triste, crepuscolare con la sua nebbiolina e malinconico – o romantico? – ma più vario. Le viste qui mutano sempre».

– A Lovere si tiene ogni anno l’Oscarino: che cos’è?

«Un festival internazionale del cortometraggio che si svolge ogni fine settembre a Lovere e di cui, coinvolto da Adriano Frattini, conservo, presenziando alla manifestazione, la presidenza onoraria. Riceviamo un gran numero di corti, con una qualità molto buona, riuscendo dunque a fare sempre una buona scelta».

– Andando a ritemprarsi sul Lago d’Iseo la macchina creativa del mago e maestro Bozzetto non si ferma di certo. Anzi, probabilmente trova ulteriori impulsi. Sta lavorando ora a qualche progetto?

«Avrei in programma un lungometraggio in 3D di cui ho scritto con Nicola Ioppolo la sceneggiatura».

 

Alberto Figliolia


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