Molti carri armati sono stati rimossi in queste settimane dagli ingressi delle città siriane.
Qui siamo alle porte meridionali di Daraa. “Abbiamo pagato col nostro lavoro, con le nostre tasse, le armi con cui Assad ci ha ucciso e ha distrutto il nostro Paese. Invece di investire per far crescere la Siria, ci hanno derubati per radere al suolo gran parte del Paese. Questi mezzi sono stati parte dell’incubo che abbiamo vissuto per anni e anni”.
Asmae Dachan
(da Facebook, 12/01/2025)