Oblò mediorientale
Asmae Dachan. È accaduto davvero, la Siria è libera dagli Assad
22 Dicembre 2024
 

16 novembre 1970 – 8 dicembre 2024: i siriani non dimenticheranno mai queste date, che segnano l’inizio e la fine di un incubo, l’ascesa al potere e la caduta della dinastia degli Assad. È accaduto davvero, quello che sembrava un regime eterno e invincibile è stato sconfitto. Il popolo siriano è finalmente libero dall’oppressione dei tiranni. Domenica 8 dicembre milioni di siriane e siriani si sono riversati nelle strade della Siria e della diaspora e hanno festeggiato la fuga di Bashar al Assad, il despota responsabile di oltre tredici anni di guerra contro quello che era il suo stesso popolo. Incredulità, gioia, commozione sono le emozioni che hanno colpito tutto il popolo siriano, che da oltre mezzo secolo aspettava questo momento. Sembrava quasi impossibile, ma è successo. Il primo pensiero è andato a tutte quelle persone che non hanno potuto vedere questo giorno. A tutte le detenute e i detenuti politici uccisi sotto tortura, alle persone uccise dai bombardamenti, a quelle morte nelle tendopoli per mancanza di cure, in mare o durante le traversate per cercare di scappare. Le bambine e i bambini nati in questi tredici anni non hanno mai fatto esperienza della pace e ora per loro inizia una vita nuova.

In questi giorni ho ascoltato, raccontato e commentato, ma soprattutto scritto, scritto molto. Era da quasi un anno che il mio blog era fermo, dopo più di dieci anni di attività ininterrotta. Perché? Dove sono stata nei giorni e nei mesi di questo silenzio? Posso dire di aver abitato il mio dolore e di essermi immersa in un silenzio pieno delle urla, dei pianti e delle preghiere delle persone che ho intervistato in questi tredici anni di guerra. Il senso di ingiustizia e quello di impotenza mi hanno soffocato. Non avevo più le forze di nuotare controcorrente, ma non ho mai smesso di crederci.

La prima cosa che ho scritto quando la notizia della caduta del regime è diventata ufficiale è stata una frase del compianto collega Raed Fares, fondatore di Radio Fresh ucciso in Siria il 23 novembre 2018 presumibilmente da una milizia dell’Hts, proprio la formazione militare che ha condotto l’offensiva militare che ha segnato la caduta di Assad. Raed un giorno scrisse: “La rivoluzione è un’idea e le idee non muoiono”. Quanto aveva ragione. Questa gioia la dedico a lui e a tutte le siriane e i siriani uccisi in questi lunghissimi e dolorosi anni. Ho deciso che tornerò a scrivere e aggiornare il mio blog perché questo spazio è nato dopo il mio primo viaggio in Siria, quando ho promesso a me stessa che non avrei mai consegnato i civili all’oblio. L’ho scritto e detto ovunque e lo ripeto anche qui: nessuno si illude che dall’8 dicembre la Siria sia diventata un Paese democratico, inclusivo e laico. Abbiamo una lunga strada in salita da percorrere come popolo. Abbiamo tante minacce endogene ed esogene da affrontare. Nessuno si fida degli uomini armati al potere, specie per il passato che hanno. Ho scritto e continuerò a scrivere di tutte queste questioni, ma questo articolo immortala la gioia vera e immensa per la fine di un incubo durato per la Siria cinquantaquattro anni.

Qui condivido ora i link di tutti gli articoli che ho pubblicato dall’8 dicembre a oggi. Ho creato anche un profilo su TikTok, su sollecitazione dei miei studenti e lì racconto a voce cose che cerco anche di scrivere dove posso.

Ho affidato le mie prime emozioni a questo articolo pubblicato su Valigia Blu: “Le mie lacrime di gioia per la caduta del regime sanguinario di Assad: «Abbiamo paura di domani, ma lasciateci gioire per un giorno»”.

Qui, sempre per Valigia Blu, ho raccolto la testimonianza di un giovane sopravvissuto al famigerato carcere di Seydaya che anni fa mi aveva raccontato la sua storia e che ha commentato le orribili immagini dell’interno di quello che era stato ribattezzato da AmnestyIl mattatoio di Assad” che ora anche il mondo ha visto e conosce.

Con Arianna Ciccone, fondatrice di Valigia Blu, abbiamo commentato questo evento storico in questo podcast.

Di Siria ho scritto anche per Vita non profit: “Finisce l’era degli Assad, le reazioni dei siriani: «Oggi lasciateci fare festa»" e “Siria, l’incubo delle fosse comuni". Il primo dei due articoli è stato l’ultimo concordato con il collega Riccardo Bonacina, che ci ha lasciato l’11 dicembre.

Sulla mia pagina Facebook potete trovate tutti gli altri video e i podcast registrati a oggi.

 

Asmae Dachan

(da Diario di Siria, 21 dicembre 2024)


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