Dialogo Tf
Giuseppina Rando. Gaza, una tragedia senza fine?
22 Novembre 2024
 

È difficile restare indifferenti davanti alla tragedia della Striscia di Gaza dove muore un bambino ogni mezzora.

Una strage di innocenti inarrestabile nella quasi totale indifferenza degli Stati occidentali e degli Usa in particolare.

Dalla stampa si apprende che nei giorni scorsi “gli Stati Uniti hanno messo il veto all’ONU contro il cessate il fuoco a Gaza. Per la quinta volta!”

Senza il supporto politico, militare e finanziario degli Stati Uniti, Netanyahu non avrebbe avuto i mezzi per continuare questa, per certi versi, incomprensibile strage di innocenti. Si apprende anche che il senato americano ha votato in maniera schiacciante contro lo stop alla vendita ad Israele di armi micidiali utilizzate per lo sterminio.

Bisogna sorprendersi? No perché è risaputo che la lobby ebraica americana finanzia profumatamente senatori di entrambi gli schieramenti proprio per occasioni come queste.

È dunque il denaro il motore di tutto? Può il denaro avere la forza di sterminare oltre 42mila persone? Potrebbero esservi inoltre più di diecimila dispersi, in buona parte sepolti sotto le loro case distrutte. Fonti diverse ritengono che tra il 60% e l’80% degli uccisi siano civili non combattenti, con un’alta percentuale di donne, minori e anziani.

Dove sono finiti gli sbandierati “diritti umani”, l’uguaglianza e la libertà?

La maggiorana degli osservatori politici ritengono che la reazione militare legittima di Israele contro Hamas per il pogrom del 7 ottobre 2023 sia da giudicare ormai eccessiva e oltre le regole del diritto internazionale.

Anche Hamas, indubbiamente, ha una grande responsabilità, prima per il massacro di civili ebrei inermi, poi per avere esposto la sua gente a pericoli certi disseminando i propri arsenali tra condomini, scuole, moschee e ospedali.

Al momento non s’intravede una via d’uscita in quanto permane una certa cautela da parte delle democrazie occidentali.

Ma… stare a guardare non si può… Dobbiamo cercare di spezzare certe “catene mentali” e rimettere in discussione falsi valori e modelli.

Si tratterebbe di “evolverci”, girare pagina e pensare che “alla notte segue sempre il giorno”.

 

Giuseppina Rando


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