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Concorsi/ Premiata “Alberi da frutto” di Thomas Acquistapace 
di Paola Mara De Maestri
07 Agosto 2024
 

Un poeta valtellinese, si è distinto alla XVI edizione del Concorso Nazionale di Poesia di Chiaramonte Gulfi - “Premio Sygla” portando a casa una “Menzione d’onore”. Si tratta di Thomas Acquistapace (foto), 17 anni, di Piantedo, strumentista (Basso elettrico, Batteria, Tastiera elettronica), autore di testi (paroliere) ed iscritto all’associazione èValtellina.

L’iniziativa è stata organizzata dalì’Associazione culturale l’ArcVersi, con sede nel ragusano, in Sicilia.

La cerimonia di premiazione, nel corso della quale saranno resi noti i nomi dei vincitori di sezione, del vincitore assoluto e dei vincitori dei premi speciali, si è tenuta sabato 27 luglio, presso il cortile esterno del Convento dei Frati Francescani di Chiaramonte Gulfi (RG).

Complimentandoci con il giovane autore per l’ottimo risultato ottenuto, pubblichiamo il testo della poesia premiata:

 

 

Alberi da frutto

 

Il prato verde e il tramonto dorato,

Portano il caldo via in un fiato.

La mia testa protetta da foglie e rami,

Creazioni intricate simili ai ricami.

Primavera e estate che si uniscono insieme,

Frutti che si lasciano cogliere con piacere

Il vento passa e un ramoscello freme,

Che bella giornata, che belle sere.

Ma tu hai tagliato via tutto,

Ogni singolo albero da frutto.

Ti davano fastidio e non ti piaceva il sapore,

Dei cachi che condividevano il loro colore col sole.

La pianta di kiwi appena nata,

Il giardino di fragole rosse e mature,

Nasce e muore in una giornata,

Non ne rimane nemmeno più il fiore.

Il sapore delle more che raccoglievamo insieme,

Buone ma aspre, leggermente ispide,

Le hai tagliate come se fossero erbacce,

Come se di loro non te ne fregasse.

Sono i morti tutti i frutti che io sempre ho amato,

Perché a te non piacevano, troppo brutti e imperfetti,

Per te niente ha valore se ammaccato.

Per te vale solo il giudizio di alcuni coscritti.

Sono morte tutte le piante e marciti tutti gli alberi,

Hai ucciso tutte le memorie d’estate,

Hai ucciso le memorie, per te insignificanti,

Tirata giù l’accetta hai distrutto le mie piante.

D’estate non c’è più nulla che protegga la mia testa,

Io non ho niente da dire, ma so che questo giardino ti detesta.


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