Ordine di farfalla
Carlo Forin. Dalila 
Io sono in gioia nel piacere che accompagna
Guercino,
Guercino, 'Sansone e Dalila', 1654 (Museo di belle arti di Strasburgo) 
15 Gennaio 2024
 

Osservo il nome biblico Dalila in zumero (cfr. Wikipedia).

I zumeri precedettero Israele nella stessa area medio-orientale; lasciarono i nomi.

Se cominciamo finalmente a riconoscere ciò che c’era prima, ed ignoriamo tutti i significati sovrapposti, andremo alla fonte non inquinata. Non è vero?

Sillabo il biblico de-li-lah, it. dalila, in zumero dalila.

Il nome Dalila deriva dall'ebraico Delilah, che ha la sua radice semantica d-l-l (dolal) che vuol dire “languire” oppure “vacillare”. Il nome poi dall'ebraico è stato trasformato in greco come Δαλιλα (Dalila) ed è arrivato così fino al latino e poi all'italiano.

Leggo dal centro li, “io sono in gioia”. Segue foneticamente lil, interno, a li-la. Finisce il trittico da, “che accompagna”.

En lil, “signor lil” è dio dell’Aria (per molti: vento). Omologa con la-la, studiato in “LA LA, gioia”. 

La intermedio vale “prendere piacere”:

la-la…gi4 (-gi4)

to bring pleasure; to become satisfied, sated (‘joy’+ ‘to turn to, to restore’). (Halloran: 155)

Prendere piacere che accompagna” risulta dal finale:

-da5

An OS form of the comitative suffix da [senza numero]. (Halloran: 38)

Leggo, dunque: da- li- la, “io sono in gioia nel piacere che accompagna”.

 

Carlo Forin


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