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Vetrina/ Maria Lanciotti. Ancora
27 Novembre 2023
 

Poi la parola perse il suo senso.

Aridamente si spense.

S’alzò il silenzio come diga immane.

Rumoreggiava il non detto

Calcato nel petto

E il pensiero rappreso

Sbatteva furente

Vanamente

Contro potente invalicabile

Armatura.

Poi s’alzarono urla

E ressa di folla in rivolta

E tambureggiare di passi

Marziali

E l’inconsulto franare di sassi

Nel vuoto abissale

E lo stridore e lo schianto

E l’ira d’una burrasca

Che strappa chiome

E tronchi

E abbatte barricate e mura

E porte corazzate

E ululando rimescola

Essenza e vita e dolore e fede

E ti riporta in campo per un giorno ancora

Latore d’istanze che cercano raffronto.

 

Maria Lanciotti


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