Afa. Che fare
mentre si contano i minuti
rimasticando rimasugli di percezioni
e vagheggiamenti.
Penombra.
Sciogliere membra
e mente
dai nodi dell’inedia.
Aiuto! un grido nella strada vuota.
Qualcuno corre inseguito dal terrore
e sbatte contro la sua stessa ombra.
Mani smaniose, freme il corpo di carezze.
E la bocca bacia e ribacia labbra strette.
Binari paralleli nel crepuscolo soffuso.
S’intrecciano voli sulle traverse
ignorando insidie.
Un sorso d’acqua nella burrasca.
Disegno oscuro nella pura luce.
Maria Lanciotti
(da Controluce.it)