Ecco la pioggia senza schiarite che invocavi
dall’inizio di settembre.
Ed ecco ancora lampi su di te.
E come rispondendo al tuo richiamo torna a destarsi il tuono lontano
e sempre più ricorda e si approssima ad essere anche tuo.
Gerusalemme di pietre pesanti,
di ulivi e di tenebre.
E tu sai con certezza, fra la seconda e la terza veglia,
di essere solo un lungo silenzio,
di essere molta acqua,
e che sul tuo viso scorrono le cose indubitabili,
che furono sempre, che mai moriranno in te.
Trad. Ariel Rathaus