Come da copione dopo che il Comitato Etico delle Marche ha accolto, con paletti precisi, l’istanza di un cittadino di poter decidere della propria vita ormai diventata insopportabile, si è riunito in fretta e furia il Comitato Bisbetico, in varie sfumature di nero abbigliato, e ha, sostanzialmente, affermato: “Balle! Ognuno deve sopportare il proprio inferno perché… lo vogliamo noi!”. Non voglio banalizzare le ragioni di chi è contrario a riconoscere il diritto al suicidio assistito ma se le argomentazioni sono che la vita è un bene ricevuto… è e resta valore indisponibile, allora sono solo la pretesa che tutti si conformino a ciò in cui hanno fede alcuni.
Faccio allora sommessamente presente che il nostro paese si chiama Italia e non Polonia.