In costa al colle del villaggio bivaccavano campi fitti di mimose. Al tempo della raccolta capita, lontano da quei luoghi, di far l’incontro estremamente odoroso d’una ragazza le cui braccia si sono adoperate durante il giorno tra i fragili rami. Come una lampada la cui aureola di luce è profumo, ella va, le spalle volte al tramonto.
Sarebbe sacrilegio rivolgerle la parola.
Calpestando l’erba con la suola di corda, cedetele il passo sul sentiero. Forse avrete la fortuna di scorgerle sulle labbra la chimera dell’umidità della Notte.
Trad. Giorgio Caproni