36 ferite di striscio alla testa. 38 ferite a una spalla. 28 ferite a un braccio. 3 ferite alle gambe. 25 ferite al torace e addome. Mai una ferita letale. La fortuna aiuta gli eroi. È proprio il caso di Tex Willer, il più celebre ranger del West, nonché con il nome di Aquila della Notte capo dei prodi Navajos. Un fumetto che è storia, un personaggio delle nuvole parlanti che è leggenda, un fenomeno editoriale per un successo che non accenna a scemare nonostante gli oltre settant’anni di esistenza. Lui con i suoi fedeli pard: il figlio Kit, avuto dall’indiana Lilyth, una dolce bellissima squaw uccisa da un’epidemia di vaiolo seminata a bella posta da coperte infette di volgari e squallidi affaristi bianchi (la vendetta di Tex sarà terribile); lo scanzonato “vecchietto” Kit Carson, inseparabile e arguta spalla, a propria volta temibilissimo e impavido; Tiger Jack, il suo fratello rosso. E il corteo di nemici, in primis Mefisto e Yama dalle diaboliche arti, o gli amici lontani e che sovente ricompaiono: il messicano Montales, il forzuto irlandese Pat McRyan, il meticcio Gros-Jean e il colonnello Jim Brandon nelle fredde terre del Canada. Vogliamo continuare con le cifre, in ordine sparso, di Tex? 5407 combattimenti con uomini e creature. 71 volte offre da bere al saloon. 214 banditi pentiti nelle sue storie. 108993 tavole pubblicate. 1084 numeri in formato striscia. 894 numeri in formato albo. 49 porte sfondate. 446 agguati subiti od organizzati. 83 volte gli uccidono il cavallo. Ma lui, imperterrito, continua a sgominare i cattivi, a raddrizzare torti e a seminare, nel suo personalissimo modo, giustizia. E ancora... 34 volte salva la vita a Carson, 28 volte salva la vita al figlio Kit e 23 volte a Tiger Jack; viene da loro ricambiato spessissimo, ben 58 volte da Capelli d’Argento, 24 da Kit, 25 da Tiger Jack e 93 da altri. Insomma, Tex dalla eccezionale individualità – nessuno tira meglio di lui con colt e fucile, nessuno usa il lazo o cavalca con la stessa ineguagliabile perizia, nessuno lo può battere con i pugni, e nuota e si arrampica con eccezionale maestria – non è un eroe solitario.
Tutto questo e altro ancora antichi e nuovi appassionati possono (ri)scoprire nella mostra Bonelli Story. 80 anni a fumetti, che alla Fabbrica del Vapore (via G.C. Procaccini 4, Milano) è stata allestita per celebrare Tex e Zagor – l’affascinante tarzanide che vive con il compagno d’avventure Cico, barilotto di simpatia e fame insaziabile e perpetua, alias Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales, in una capanna fra le paludi nella foresta di Darkwood, in un atipico “East-West”, entrambi perennemente presi in storie di frontiera e con abbondanti dosi di mistero – e Nathan Never e Martin Mystère e Dylan Dog e Ken Parker e Mister No (pilota di stanza in Amazzonia)... Tex pare sempre rubare la scena e ne avrebbe ben donde, ma l’universo bonelliano è vastissimo e i fumetti dalla casa editrice prodotti, popolari e nel contempo di qualità, annoverano tante altre star. Che dire difatti di Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo? Il londinese investigatore, scovatore di fantasmi, in lotta con gli zombies, in collegamento, suo malgrado, con altri mondi e mostri (ma chi sono i veri mostri? Tanti si annidano nella normalità quotidiana e borghese), che ha per spalla l’esilarante e surreale Groucho, è stato ed è un vero fenomeno di costume, depositario di una visione alternativa e profonda, perfetto interprete delle inquietudini contemporanee. Avventura e riflessioni mai banali convivono felicemente. Tanta strada è stata percorsa dagli esordi targati anni Quaranta con l’inossidabile duo Aurelio Galleppini/Galep-Gianluigi Bonelli, maestri autentici del disegno, dell’illustrazione e della sceneggiatura, tracciatori di un meraviglioso sentiero di sogni e orizzonti (saranno seguiti da un magnifico stuolo di autori).
Western e fantascienza, giallo, fantasy e horror, la Bonelli ha davvero esplorato lo scibile dell’avventura, sapendo serbare la tradizione e aprendosi alle più nuove istanze. L’esposizione è un bagno di suggestioni senza limiti. Riproduzioni dei fumetti prodromici e storici, tavole originali, pannelli e didascalie ricche ed esaustive, curiosità e gadget, allestimenti e video... ci si può perdere per ore e ci vorrebbero innumerevoli altre cartelle per descrivere tutto quel che vien proposto. Ma non vogliamo togliere la gioia della scoperta ai visitatori. Andare a vedere per credere.
Il commento di Davide Bonelli: “Confesso di provare un sentimento di orgoglio e di felicità nel presentarvi una mostra nata per ripercorrere gli ottant’anni di vita della nostra casa editrice. Mio padre Sergio ci ha purtroppo lasciati il 26 settembre 2011, ed è anche e soprattutto a suo nome che la redazione di via Buonarroti 38 non ha mai smesso di pubblicare, progettare, “immaginare” nuove iniziative legate al nostro mezzo di comunicazione preferito, il fumetto. Ricordo ancora nitidamente i giorni lontani in cui, bambino o adolescente, vedevo mio padre scrivere di getto, come se fosse la cosa più facile del mondo, centinaia di pagine dei suoi amatissimi Zagor e Mister No (con qualche divagazione nel mondo di Tex), oppure leggere, rileggere o correggere per l’ennesima volta, con pignoleria, sia le pagine di un albo pronto per essere consegnato al tipografo sia quelle di un albo da ristampare: era molto attento alle virgole, alle ripetizioni, ai refusi, alla posizione dei balloons all’interno di ogni vignetta. E intanto se ne stava tranquillamente seduto accanto a me, a guardare una partita di calcio in televisione”. Così, dalla quotidianità più semplice può nascere l’inesauribile mondo dell’avventura. Tex e Zagor e Nathan Never e Martin Mystèr e Dylan Dog e Ken Parker e Mister No e... Julia con il volto della dolce Audrey Hepburn (albi di finissima psicologia) e Nick Raider e Magico Vento (ideato da Gianfranco Manfredi) e Gea e Napoleone (investigatore-albergatore con le fattezze di Marlon Brando) e Dragonero e Dampyr e...
Alberto Figliolia
Bonelli Story. 80 anni a fumetti, a cura della redazione di Sergio Bonelli Editore con Gianni Bono e COMICON e in coproduzione col Comune di Milano. Fabbrica del Vapore-Spazio Messina, via G.C. Procaccini 4, Milano. Fino al 30 gennaio 2022.
Info: sito Internet www.bonellistory.it, e-mail info@comicon.it, tel. 0814238127.
Orari: mar, mer, ven, sab e dom 9:30-19:30; gio 9:30-21:30.
Biglietti disponibili sul circuito midaticket.midaticket.it/bonellifactory e all’ingresso della mostra.