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Maria Lanciotti. Quando tutte le strade portano all’Arte
22 Giugno 2021
 

Città di Marino (RM). 9 valenti pittori per la grandiosa opera di Street Art realizzata su proposta e progetto dell’Associazione Culturale ‘Accademia Castrimeniense ONLUS’

 

 

La storia parte da lontano. Una cisterna romana risalente ai primi secoli d.C. su cui fu edificata, sotto la signoria dei Frangipane agli inizi del secondo millennio, una monumentale struttura concepita come luogo di culto, che attraverso svariate trasformazioni e utilizzi, tra sacro e profano, supera i secoli; inclusa dalla fine dell’800 tra i beni demaniali, dopo un lungo periodo di abbandono e saccheggi, la costruzione diventa proprietà comunale adibita a luogo d’incontri e dal Duemila sede del Museo Civico intitolato allo scultore Umberto Matroianni (Fontana Liri, 1910 - Marino, 1998).

L’ex chiesa medievale di Santa Lucia, sconsacrata dal tardo 600, rappresenta l’unico esemplare di arte gotica nei Castelli Romani. Ciò che resta dell’iniziale struttura ‒ due delle tre navate, sette campate, due cappelline laterali e il vano della torre campanaria ‒ costituisce comunque un patrimonio archeologico di grande valore e non solamente storico-testimoniale.

Nella primavera del 2008 si costituisce l’Associazione Culturale ‘Accademia Castrimeniense ONLUS’, che raduna artisti operanti in varie discipline, con l’intento di incentivare ogni attività socialmente e artisticamente valida, come espresso nell’art. 4 dello statuto: “L’Associazione promuove pertanto iniziative di carattere culturale, sociale, ambientale, artistico, scientifico e di ricerca spirituale, con interventi volti soprattutto a favorire la diffusione e lo sviluppo di tutte le forme espressive, in particolare della pittura, della scultura, della fotografia, del cinema, del video, del teatro, della musica, della danza, dell’espressione corporea, della scrittura, della poesia, eccetera”.

 

E siamo ai giorni nostri.

Il progetto di riqualificazione urbana riguardante il sottopasso di Piazza Matteotti/ Piazzale degli Eroi, che collega Corso Trieste e Via Garibaldi con il parcheggio cittadino sotterraneo multipiano, proposto dall’Accademia Castrimeniense, riceve lo scorso aprile l’approvazione dell’Amministrazione comunale e subito partono i lavori preparatori per accogliere le opere di nove valenti pittori che hanno lavorato sulle pareti ripulite e imbiancate, rendendo l’ambiente luminoso e colorato; una vera galleria d’arte urbana, in cui ognuno ha espresso il suo estro offrendo l’immagine più caratteristica del proprio stile e riportando nei grandi quadri/murales un riferimento all’architettura, alla storia o alla tradizione della città di Marino, l’antica Castrimœnium.

L’arte pubblica come il murales è un dono per tutti” il pensiero espresso dall’Assessore Ada Santamaita alle Attività Produttive. “Non solo garantisce la conservazione dell’immobile ma rappresenta un vero e proprio processo di rigenerazione urbana. Marino avrà a breve nuovi Siti da scoprire, grazie alle sinergie create in questi anni con le nostre importanti realtà artistiche locali”.

Ed ecco gli eccellenti pittori che hanno realizzato una incredibile mostra a ingresso libero, con il titolo delle loro opere e un breve commento:

Marina Funghi, Gli archi della storia: “Il centro storico racconta il suo passato ed invita ad un viaggio tra l’ intersecarsi dei vicoli che appaiono e scompaiono in un alternarsi di piani sovrapposti".

Mara Lautizi, Respiro del bosco (Camillo, custode del bosco): “Una interpretazione del ‘Barco Colonna’ di Marino, che fu un giardino di caccia seicentesco dei Colonna, da immaginarsi adornato da statue gigantesche e fontane. Un luogo molto particolare non solo per l’unicità della flora e la fauna esistenti ma per un microclima particolarmente fresco umido favorito anche da un antichissimo corso d’acqua che proviene dal bosco Nemorensi. La creazione artistica, in questo caso, è un voler immortalare ciò che il tempo (e forse la mano dell’uomo) potrebbe distruggere”.

Fiorella Saura, Marino... il profumo dell’uva: “La composizione si avvale dei reali colori dei tramonti marinesi”.

Carla Nico, La speranza ha fior del verde (Manfredi III canto della commedia dantesca): “Attraverso un cammino di crescita spirituale ci si libera della pesante materia e dei suoi lacci in un’ esplosione di vita germogliante”.

Luigi Marazzi, Una piazza per Ritrovarsi: “Piazza Matteotti, luogo centrale della Marino di ieri di oggi e di domani. Piazza dalle luci e dalle geometrie, dai Quattro Mori che ci parlano della nostra storia. Luogo di incontri, di voci e di echi lontani”.

Gianfranco Papa, O Fontani(L)me FCM: “Fontanile o fontanime, luogo, ritrovo di persone, di canti e grida. Sagome che nascondono un’anima o anime, superfici e volti delle lavannare. È un omaggio alle nostre nonne, ad i miei amici”.

Fausta Caldarella, Legami di storia: “La torre Secchi da mausoleo romano a Caposaldo per calcolare il meridiano di Roma”.

Luigi Marazzi e Fausta Caldarella, Il gioco della campana: “Uno scorcio di Marino, con la basilica che mostra la sua maestosità e intorno un rapido susseguirsi di palazzi che sembrano incastrarsi uno sull’altro”.

Vittorio Maccari e Marina Funghi, Cavallo Marino “La piazza con la fontana del Nettuno e la facciata seicentesca della basilica di San Barnaba fluttuano in un dinamismo cromatico”.

Andrea Mauti, Il mito di Mitra.

 

Maria Lanciotti

 

(Foto e raccolta commenti a cura della pittrice romana Carla Nico)


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