Acqua, nitore e luce del mattino,
e nardi rugiadosi, occhi tardi,
e ritorni da lungi, lenti, vaghi,
di spirale che si amplia, o nebulosa.
Così direi che il mondo si è creato:
dalle mani dell’universo gesto piano
con profumi e aure che annunciano,
in altre mani di chimera, altro verso.
Trad. Giulia Lanciani