Spinus
Cani e gatti in ufficio. Per frenare l’home working, in Uk ci pro­va­no. Aduc docet? 
di Vincenzo Donvito
25 Febbraio 2021
 

Sembra che scemi l’home working. Secondo il New York Times, Amazon, Google, Facebook e Apple stanno allargando il numero dei loro dipendenti a Manhattan. Amazon ha il suo ottavo palazzo per 2 mila nuovi posti. Google costruisce un campus di uffici vicino a San Diego, California. La Charter Communications (gigante tlc), sta costruendo uno stabile per 800 nuovi dipendenti a Denver, Colorado. A Londra, Netflix, Google, Amazon, Apple e Facebook, sempre le stesse, hanno piani d'espansione per nuovi uffici.

Riportare le persone in ufficio dopo 15-18 mesi a casa creerà problemi nuovi. Prendiamo i nostri cani e gatti. Possiamo portarli? Ci siamo abituati a convivere con loro durante i lockdown e loro non sono più abituati a stare soli.

La questione è dibattuta nei Paesi anglosassoni, più convinti di noi che gli animali siano “persone”. Aziende scettiche? È un prezzo da pagare per riavere il patrimonio del lavoro in presenza. Soprattutto in Uk, dove – annuncio del premier Boris Johnson – sembra che a giugno tutto riapra.

Ma tanti non vogliono rientrare. Alcune ricerche inglesi dicono che gli impiegati di Londra tornerebbero solo per 2,7 giorni alla settimana. E l'11% non ci vuole tornare affatto.

Anche per questo sembra che potranno portare i pet in ufficio. Un importante punto di partenza: molte ricerche indicano benefici per salute fisica e mentale nel lavorare insieme agli animali da compagnia.

In sede Aduc, a Firenze, sono decenni che conviviamo felici con cani e gatti, nostri e del quartiere (sotto e sopra le scrivanie), oltre che i nostri figli quando erano piccolini. E i vicini, inclusi i bar di zona, ne sono contenti.

 

(grazie ad informazioni da Italia Oggi)

 

Vincenzo Donvito, presidente Aduc


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