A un anno dall’apertura della nuova sede, il Mcba di Losanna dedica a Kiki Smith una retrospettiva che riunisce oltre un centinaio di lavori provenienti da gallerie e collezioni pubbliche e private, europee e statunitense (fino al 10 gennaio). Il percorso esplora alcuni dei temi più cari alla riflessione dell’artista: dall’indagine sul corpo femminile e sulle lacerazioni al rapporto misterioso (e salvifico) tra essere umano e mondo naturale.
Nata nel 1954 a Norimberga da genitori americani, Kiki Smith vive e lavora a New York dalla fine degli anni Settanta e ha all’attivo oltre 150 personali nelle maggiori istituzioni museali del mondo (l’ultima in Italia l’anno scorso, alle Gallerie degli Uffizi).
Quella in corso al Musée cantonal de beaux-art si intitola “Hearing you with my eyes (sentieri con i miei occhi)”, aperta fino al 10 gennaio, consente di attraversare quarant’anni di attività dell’artista lungo il filo conduttore della percezione sensoriale, che porta con sé sia l’iconografia anatomica legata al corpo, umano e animale, sia la rappresentazione della natura e del cosmo, sempre rielaborate in chiave suggestivamente simbolica attingendo al mito, al folklore, nella forza dell’istinto. I lavori esposti includono disegni, stampe, sculture e arazzi: esito di una pratica artistica che continuando a privilegiare tecniche tradizionali, approccio artigianale e supporti poveri come carta, cera, legno – si esprime oggi con una pluralità di media e materiali che definiscono con equilibrio perfetto la compiuta grazia del suo potente immaginario.
M.P.F.