Le due di notte.
So ch’è primavera
E fuori piove.
Accanto ho solo me
E mi prendo a pugni.
Pensieri ameni:
Destino e libertà
Non vanno a nozze
Cozzano
Libero arbitrio e fato.
Scaldo il caffè
Lo prendo amaro
Spengo la radio.
Le tre di notte.
È primavera e piove.
Accanto ho il fallimento
E mi riaccendo di sdegno
Per spazzarlo via.
Sono le quattro
È primavera e piove.
Però le previsioni sono buone:
Venti ragionevoli
Temperature in rialzo.
Sono le cinque
È ora di alzarsi
E m’addormento.
Maria Lanciotti