Siedi, non aver paura.
Non ti parlerò di bombe e cicoria
di panni rattoppati e ciocie ai piedi
di spaccapietre e vangatori
e serpi assetate di calde mammelle.
Non ti parlerò delle feste paesane
fra canti e vino e santi in processione,
né di morti insepolti
che scoppiavano sotto il solleone.
Siedi, non aver paura,
e non ridere prima del tempo.
Non ti parlerò di soccida e abusi
di cinghiali ingordi e faine
di morìa di gelsi e suini
e della rassegnazione dei poveri.
Non ti parlerò di lucerne asciutte
né di frati cercanti con le bisacce capienti
e sempre la parola di Dio contro la tua.
Siedi, senza temere il solito vecchio racconto,
e parlami del tuo tempo e di quel che avverrà.
Maria Lanciotti