Ho conosciuto un cappellano militare odoroso di lavanda,
raccontava gioviale aneddoti piccanti a mature devote
che coprivano le risa con le mani adorne di brillanti.
Ho conosciuto un ragazzino nato gentile. Educato a pugni
e sputi è rimasto gentile. Adesso lavora da un sarto per signora
e si diletta a comporre bouquet da sposa da lanciare di notte dal balcone.
Ho conosciuto uno qualunque che credeva d’essere speciale. Studiato
al CSM di quartiere presenta alterne esasperate fasi, dalla flemma passa
repentino all’istinto omicida e mentre ride piange.
Ho conosciuto un povero che non sapeva di esserlo. Viveva come le piante
di sole e pioggia, finché qualcuno sbeffandolo non lo spogliò della sua dignità,
e lui si rivestì dell’ipocrita apparenza dell’uomo perbene, odiando d’allora la sua miseria.
Maria Lanciotti