22 Dicembre 2019
Con la fiaccola sempre accesa
seguo la linea del bosco,
gli occhi puntati alla cima
filtrano il secco degli alberi
e le curve della mulattiera.
Ritorna ad ogni rampa
- tra il fiato che si accorcia
e i passi persi sul fondo della neve -
il richiamo del finito
e l’eterno della montagna.
D’improvviso prende forma la capanna
e il presepe si fa vivo
la statua di gesso si fa carne
scompare la fatica
dimentico cicatrici e corridoi
sento il calore del Bambino che riluce.
Si scioglie il gelo dei nostri deserti
e rifiorisce l’albero della speranza.
Paola Mara De Maestri
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