Arte e dintorni
Caterina Falcone. Raja, L’armonia delle forme 
Sondrio. Mostra di Margherita Piuselli, al Palazzo della Provincia, sala Ligari, fino al 30 dicembre
21 Dicembre 2019
 

Con questa mostra Personale, Margherita Piuselli si conferma una delle artiste più lucide ed espressive della provincia di Sondrio. L’armonia delle forme con cui si e ci presenta le opere in mostra racchiude un valore simbolico, anche se siamo in presenza di un certo naturalismo dato da alcuni materiali e da alcune forme.

Armonia dovuta ad una certa musicalità, soprattutto nelle opere intitolate alla danza, e forme inserite in una cornice di materiali vari, ad esempio la sfera dorata in campo nero oppure la finta conchiglia nel plexiglas. A dimostrare che le trasparenze sono un altro valore su cui si gioca la mostra. Inoltre i colori prevalenti, come il bianco che funziona sempre ad indicare purezza supporta gli sfondi insieme a materiali argentei.

Oltre la sfera vi sono simboli come l’uovo che sono composti da materiali simil-preziosi e che rendono interessante la mostra in quanto indagine sulle forme primarie.

Le già citate danze (araba, africana, etc.) sono invece un accostamento dell’artista a forme d’arte extra-europea come fossero tappe di un viaggio ed un esplorazione nel mondo artistico contemporaneo influenzato dalle migrazioni come tutti gli ambienti.

L’equilibrio dell’allestimento è perfetto: le opere formano un percorso ben definito che appaga l’occhio e dona un senso di pace e di armonia in cui ritrovare insieme allo spazio la ragione: la Piuselli ci guida e guida se stessa nella ricerca primigenia di fonti a cui attingere l’appagamento umano dell’arte.

La sua arte è un connubio di forza e leggerezza nelle quali perdersi e ritrovarsi tornando sempre all’origine, passando dal movimento alla staticità, riunendo gli opposti e dando luce e quasi vocalità ai contrari in una sintesi perfetta di ragione e sentimento.

Tra queste opere anche dei dittici che dimostrano l’assoluta equivalenza con l’arte dei grandi formati dei suoi colleghi con i quali intrattiene un rapporto di assoluta parità, inoltre l’arte della Piuselli sembra pensata per il terzo millennio ed è benaugurale per la felicità dell’approccio artistico che nel suo caso data la semplicità delle forme non richiede spiegazioni ontologiche e pseudo intellettuali ma è fruibile anche nei contenuti e riconoscibile come bellezza anche da non addetti ai lavori.

Lo sforzo individuale di Margherita Piuselli di rendere l’arte contemporanea un bene comune merita una lode e un plauso: a questa coraggiosa artista valtellinese i nostri migliori auguri per un futuro pieno di soddisfazioni.

 

Caterina Falcone


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